Osservatorio astronomico di Montarrenti – Sovicille

Luogo: Castello di Montarrenti

Comune: Sovicille

Data/periodo: 1977. Specola “P. Capannoli” dal 1977, Osservatorio Astronomico Provinciale di Montarrenti dal 2008

Descrizione: Percorrendo la strada che da Rosia collega la colonna di Montarrenti si nota sulla destra una bellissima struttura medievale, il castello di Montarrenti, tra le cui mura si trova l’Osservatorio Astronomico Provinciale di Montarrenti (OAPM). La posizione elevata sulla valle del Rosia e il quasi isolamento da sorgenti luminose, permette proficue osservazioni della volta celeste di notte e del sole di giorno. Un connubio perfetto tra l’antico ed il moderno: infatti il telescopio e l’insieme delle strumentazioni per la visione e la fotografia, come le moderne camere CCD, hanno permesso di fare delle importanti scoperte in campo astronomico soprattutto nello studio e segnalazione delle Supernovae. Inoltre il Planetario, la sala riunioni e una piccola ma funzionale biblioteca- mediateca permettono di svolgere attività didattica e di divulgazione per le scuole.

Dietro alla gestione della strumentazione vi sono delle persone riunite in un’ associazione, l’Unione Astrofili Senesi, che dal 1977 studia e divulga le scienze astronomiche. L’U.A.S., sigla dell’associazione, è affiliata all’Unione Astrofili Italiani di cui è Delegazione Territoriale per Siena e provincia e membra del Coordinamento delle Associazioni Astrofili della Toscana del quale è socio fondatore. Altro punto di osservazione è la Specola “P. Capannoli”, intitolata ad un astrofilo scomparso, situata vicino a Porta Laterina e raggiungibile con un panoramico sentiero. La strumentazione in dotazione all’Osservatorio di Montarrenti è tra le più importanti nel panorama astronomico amatoriale nazionale.

Le supernovae, ben 10 avvistate e studiate dal 2010 al 2014, sono delle stelle che una volta esaurito tutto il “combustibile” che hanno a disposizione, collassano sotto la spinta dell’interazione gravitazionale prodotta dalla loro massa. In questo processo di collasso si forma un’onda d’urto che espelle le parti più esterne della stella, e questo produce il fenomeno di rapida crescita della luminosità che viene osservato. Al centro della stella esplosa rimane una stella di neutroni, e quando è particolarmente massiva, un buco nero. La luminosità di una supernova è maggiore a quello dell’intera galassia. Fenomeno da sempre avvistato dagli astronomi nei secoli, si credeva che fosse determinato dalla “accensione” e formazione di una nuova stella. Ad ogni avvistamento segue una segnalazione e successivi scambi di dati fino a giungere a dare un nome e  classificare il tipo di supernova. Una delle 10 supernovae avvistate è stata così denominata SN2011ff esplosa alla distanza di 310 milioni di anni luce nella galassia lenticolare denominata UGC12179 posta nella costellazione di Pegasus. Al di là comunque di coloro che studiano professionalmente il cielo, questi due osservatori permettono a tutti di ammirare le stelle ed il sole, guidati da esperti che guidano all’ osservazione. Questo è possibile ogni secondo e quarto venerdì del mese all’Osservatorio di Montarrenti, che è aperto al pubblico (gradita la prenotazione) ad ingresso libero, ed ogni primo sabato del mese alla Specola di Porta Laterina, sempre ad ingresso libero. L’U.A.S. è attiva nella lotta contro l’inquinamento luminoso, l’eccesso di illuminazione artificiale, che rappresentano un problema sia economico che ambientale ed è causa della crescente difficoltà di vedere il cielo notturno.

Bibliografia:

Le Supernovae, cap.7 in “Note di astrofisica nucleare, “E. De Giorgi”, Università del Salento. (online sul sito): http://www.dmf.unisalento.it/~gpco/astro/note.html

Links:

www.astrofilisenesi.it

Note: Caratteristiche tecniche dei due osservatori Specola “P. Capannoli”, (Siena): Telescopio rifrattore Apocromatico costruzione Romano Zen D 15cm f 6,5 F1000  montato su montatura AP GE600E  dotata di cerchi graduati digitali NGC MAX. Il tutto su treppiede Meade gigante. In parallelo rifrattore Meade D 9 cm f11 F1000 per la guida. Accessori in dotazione: prisma di Herschell per osservare il Sole in luce bianca e spianatore di campo fotografico per foto a fuoco diretto.

OAPM: Telescopio Ritchey – Chretien D. 0,53mt. – F. 4600 mm su montatura equatoriale a forcella, dotato di sistema di puntamento automatico – Dub Optika, Telescopio Rifrattore D. 0.15mt. – F. 1800 mm – Ottiche Zen, Telescopio Rifrattore 0.10 mt . F. 1000, Telescopio solare MaxScope40 – Coronado Planetario mobile. Camera CCD AP47p con sensore Marconi 1024×1024 pixels – Apogee, Camera CCD HX516 con sensore Sony ICX084AL 660×494 pixels – Starlight Express, Ruota portafiltri – True Thecnology, Filtri dicroici RGB – Schuler, Filtri UBVRI (schema Bessel) – Schuler.

Autore scheda: Serena Castignoni in collaborazione con Claudio Ciofi