La festa del Corpus Domini a Castellina in Chianti

Luogo: Castellina in Chianti

Comune: Castellina in Chianti

Data/periodo: La seconda domenica dopo la Pentecoste

Descrizione: Diario di Campo, Castellina in Chianti, 2 giugno 2013:

Prima domenica di giugno, festa della Repubblica. Ci troviamo nei pressi di Castellina in Chianti per un’intervista a San Donatino. Finito il lavoro, decidiamo di passare in paese, è ancora presto e finalmente dopo giorni di pioggia c’è un bel sole caldo.

A Castellina c’è un fermento di persone: motociclisti che si sono fermati in gruppo in un piazzale vicino a una gelateria, turisti che passeggiano, gruppi di persone che si affollano vicino alla chiesa di San Salvatore. Ci avviciniamo e notiamo dei bambini in abiti bianchi, in piedi davanti all’ingresso della chiesa. Mi viene in mente che oggi è la festa del Corpus Domini, una delle principali funzioni solenni della religiosità cattolica che papa Urbano IV volle estendere a tutta la chiesa nel 1264 con la bolla papale Transiturus de hoc mundo.

Noto una croce di legno stesa a terra, sotto le gradinate della chiesa, incorniciata da un mosaico di fiori e foglie colorate che un sagrestano si adopera a bagnare con un innaffiatoio. A un angolo della strada, la banda musicale attende l’uscita dei fedeli dalla chiesa. Entriamo anche noi, siamo quasi alla conclusione della messa, il prete che celebra la funzione invita i fedeli a farsi il segno della croce ma non dice loro di andare in pace, li invita invece ad aspettare fuori per la processione.

Il prete esce portando con sé l’ostensorio con l’ostia consacrata e si avvia, seguito dai fedeli, in una processione che si snoda nel centro storico del paese. Ci accodiamo alla processione incuriositi, anche con l’intenzione di fissare con qualche fotografia e qualche ripresa estemporanea, fatta col cellulare, questo momento di socialità religiosa per conservarlo come “piccolo patrimonio” di comunità, momento di comunione tra gli abitanti del luogo. Non siamo gli unici: molti turisti con le loro piccole telecamere, i telefonini e le macchine fotografiche, riprendono questi frammenti di religiosità e il piccolo concerto della banda che suona anche per celebrare la festa della Repubblica.

Autore scheda: Pietro Meloni

 

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