Chiesa di San Salvatore a Castellina in Chianti

Luogo: Castellina in Chianti

Comune: Castellina in Chianti

Data/periodo: 1945

Descrizione: La chiesa di San Salvatore sorge nel centro del paese di Castellina.

Il suo aspetto attuale si deve a un intervento ricostruttivo in stile neoromanico nell’immediato dopoguerra, come si evince anche dall’iscrizione sul protiro, che reca la data “AD MCMXLV”. L’edificio, costruito in pietra, ha una facciata a capanna tripartita, scandita da robusti costoloni e sormontata da archetti pensili. Il portale di accesso è strombato e protetto da una sorta di edicola sorretta da mensoloni, sopra la quale si apre un rosone. Sulla destra sorge il campanile quadrangolare a tre ordini, gli ultimi due con bifore e trifore, affiancate da costoloni e sovrastate da archetti ciechi con una ripresa dei motivi decorativi della facciata. Nell’ordine più basso è situato l’orologio. Il lato destro della navata minore è impostato sui resti delle mura medievali, delle quali sopravvive il torrino di spigolo che ne costituisce la terminazione.

L’interno è partito in tre navate, con quella centrale di altezza maggiore, divise da colonne che sostengono archi a tutto sesto. La parte terminale è costituita dal transetto e da absidi coperte a volte. Vi si conserva, nella parete destra, l’urna che racchiude le reliquie del patrono San Fausto martire, donate alla chiesa dalla famiglia Ugolini nel 1661, che ne aveva preso possesso all’inizio del XVIII secolo, in seguito al loro rinvenimento nelle catacombe romane.

A sinistra dell’altare maggiore, sul quale è collocato un crocifisso di primo Settecento, trova posto una statua lignea policromata raffigurante San Barnaba, patrono del paese dal XVI secolo, riferita allo scultore senese Domenico Arrighetti (1562-1639).

Nell’altare di fondo della navata sinistra si segnala un frammento di affresco staccato risalente all’inizio del Quattrocento, riferito all’ignoto pittore convenzionalmente chiamato Maestro di Signa, attivo nel quarto e nel quinto decennio del Quattrocento, e in precedenza a Lorenzo di Bicci, raffigurante la Madonna col Bambino e angeli tra i santi Giovanni Battista e Ansano, inserito in una cornice lignea di epoca posteriore.

Nella parete sinistra è collocata una tela con l’Annunciazione, copia della venerata immagine della Santissima Annunziata di Firenze, che proviene dall’edificio non più esistente dell’omonima compagnia locale. Il dipinto fu commissionato nel 1629 da Sebastiano Nicolai, come ci ricordano l’iscrizione in basso (“Sebastianus Nicolai filius de Tanis civis et pretor Radde pro eius devotione fecit anno MDCXXVIIII”) e lo stemma di famiglia.

Pertinente alla parrocchiale è un ostensorio quattrocentesco, dalle forme semplici ma eleganti, con la teca aperta da sei archi a tutto sesto poggianti su colonnette, mentre proviene da San Martino a Cispiano una quattrocentesca croce in bronzo. Attualmente le due opere non sono esposte.

A destra, nel transetto, è sistemato il moderno organo a 40 canne, che dal 1965 ha sostituito quello più antico.

Completano l’arredamento diverse statue devozionali moderne.

Bibliografia:

Alessi C., Martini L., Oreficeria sacra nel Chianti senese, (catalogo della mostra), S.l., S.n., 1985, p. 45

Avanzati E., Ciampolini M., Il Chianti senese, Siena, Nuova Immagine, 2001, p. 126

Benvenuti A., Moretti I., Sabatini P., Bernacchioni A., Fattorini G., La Porta P., Il Chianti e la Valdelsa senese, Firenze–Milano, Regione Toscana, Mondadori 1999, p. 136

Brachetti Montorselli G., Moretti I., Stopani R., Le strade del Chianti Gallo Nero, Firenze, Bonechi, 1984, p. 139

Stopani R., Castellina in Chianti, in “Ager Clantius” IX, Firenze, Centro Studi Chiantigiani Clante, 2005, pp. 19-20

Torriti P. (a cura di), Le chiese del Chianti, Firenze, Le Lettere, 1993, p. 128

Autore scheda: Michele Occhioni

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento