Novello Novelli

Luogo: Poggibonsi

Comune: Poggibonsi

Settore di riferimento: Cinema

Data/periodo: 1930 – 2014

Descrizione: Novellantonio Novelli nato a Poggibonsi nel 1930, è un attore italiano conosciuto come Novello Novelli, appassionato di musica e di calcio, con particolare riferimento alla quadra della Fiorentina.

Conseguito il diploma di geometra inizia a lavorare aprendo nel 1951 uno studio tecnico nel quale assume come segretaria quella che poi diventerà sua moglie. Contestualmente all’attività di geometra, inizia ad organizzare serate per l’orchestra poggibonsese “Dumas Bazzani e i 5 Jana” un gruppo jazz molto conosciuto e apprezzato negli anni Sessanta e che a Poggibonsi si esibiva nella storica sala da ballo ‘Il Giardino d’Inverno”.

Intorno agli anni Settanta Novello decide di abbandonare la professione di geometra e di intraprende a tempo pieno l’attività di impresario favorita anche dalla conoscenza di impresari come  il bolognese Onelio Barbati, che gli affida l’organizzazione di eventi in Toscana e il lavoro di manager del cantante Franco Dani, un ex attore di fotoromanzi molto apprezzato dal pubblico femminile, e anche i più noti Armando Gentile e Vincenzo Marangoni che addirittura gli propongono di trasferirsi a Milano per lavorare con loro.

Novelli, con una famiglia appena costituita, decide di rinunciare all’avventura milanese ma riceve comunque la possibilità di fare da manager ai fratelli Mario e Pippo Santonastaso, due cabarettisti napoletani, residenti a Bologna che negli anni Settanta erano particolarmente popolari anche grazie ad alcune partecipazioni televisive. Novello con loro inizia a lavorare moltissimo, organizzando serate in giro per tutta l’Italia. Durante gli spettacoli solitamente si rendeva utile facendo il tecnico di scena fino a quando, in maniera del tutto spontanea, iniziò a scambiare con Pippo, battute in dialetto toscano finendo per diventare parte integrante delle rappresentazioni teatrali.

Fu proprio in occasione di uno spettacolo dei Santonastaso a “Il Poggetto” a Firenze che Novelli venne notato dall’attore e regista Alessandro Benvenuti il quale riconoscendogli evidentemente delle doti artistiche gli propose una parte nel film commedia che stava per girare dal titolo “A ovest di Paperino” nel quale i protagonisti erano il trio comico dei Giancattivi formato dallo stesso Benvenuti, da Athina Cenci e da Francesco Nuti.

Dopo quel fortunato debutto avvenuto all’inizio negli anni Ottanta, la sua carriera artistica come attore è stata un crescendo, diventando prima un “carattere” fisso in quasi tutti i film di Francesco Nuti, con il quale si instaurò da subito una certa affinità, e partecipando nel complesso a trentasei pellicole, l’ultima nel 2013 con una breve apparizione nel film “Uscio e bottega” del regista Marco Daffra.

La sua fisionomia caratterizzata da borse sotto gli occhi particolarmente accentuate lo ha portato spesso ad interpretare il ruolo dell’anziano e del nonno e proprio in questo ruolo ha girato uno dei film che ricorda con maggior piacere “Benvenuti in casa Gori” diretto e interpretato da Alessandro Benvenuti nel 1990. Nel film Novello interpreta il nonno Annibale, un novantenne costretto su una sedia a rotelle per i danni riportati in Russia durante la guerra, considerato un peso per tutta la famiglia proprio perché vecchio e invalido e non di rado maltrattato al genero. Il nonno ignorato per tutta la giornata viene considerato dai familiari solo quando si rendono conto che sta per morire e il personaggio è piaciuto a Novelli per il riflesso che ha avuto sulle persone perché dopo l’uscita del film ricorda che molti giovani lo hanno avvicinato confidandogli di aver cambiato modo di comportarsi nei confronti dei propri nonni.

Il film che invece ha riscosso minor successo è stato l’unico che Novello ha girato da protagonista insieme a Moana Pozzi. Mal interpretato dal pubblico, anche a causa di un titolo poco indovinato voluto dal regista che scelse “Amami” al posto di “Non arrossire”, è rimasto in programmazione solo una settimana a Firenze e una a Roma.

Insieme al cinema Novello conta anche due rappresentazioni teatrali. Si tratta di due monologhi molto divertenti uno scritto appositamente per lui da Alessandro Benvenuti nel 1994 dal titolo “Il Mitico 11”, dove Novelli interpreta un pensionato della SIP che di venerdì sera al tavolo di un bar di periferia, bevendo diversi bicchierini di Fernet Branca e fumando Nazionali esportazioni, racconta di se in un linguaggio dialettale e colorito avendo come unico interlocutore un giovane cameriere affaccendato a chiudere il locale. L’altro spettacolo è “Ridere fa buon sangue” del 2009 nel quale l’attore in modo scanzonato fa un viaggio attraverso i ricordi parlando della sua infanzia, delle donne, del lavoro, dell’euro e di molto altro ancora.

Riferendosi ai film degli anni Ottanta e Novanta, parla della loro come di una comicità genuina alla portata di tutti, nella quale riuscivano a far ridere il pubblico senza bisogno di esagerare con le volgarità come sempre più spesso succede oggi. Per quanto riguarda la sua vita Novello la definisce piena di tante belle esperienze vissute, come anche di tante belle persone conosciute e di bei posti visitati, con un particolare ricordo per il Marocco dove a Marrakech ha girato il film di Francesco Nuti “Casablanca, Casablanca”. Nella sua vita non è mancata neppure la beneficenza con le partite organizzate dalla Fondazione dei Maledetti Toscani della quale è stato socio fondatore.

Durante gli anni di carriera cinematografica la famiglia, che ha sempre risieduto a Poggibonsi, lo ha seguito sul set ogni volta che ha potuto, partecipando in qualche modo a questa straordinaria esperienza. Ancora oggi Novello Novelli viene omaggiato dalle persone che incontrandolo per strada gli chiedono l’autografo e da parte dei suoi amici e colleghi attori riceve di tanto in tanto piacevoli visite.

Fonti:

Intervista a Novello Novelli raccolta da Silvia Vellini a Poggibonsi il 10 ottobre 2014

Autore scheda: Silvia Vellini

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