Storia di Montefollonico

Luogo: Montefollonico

Comune: Torrita di Siena

Data/periodo: Le origini di Montefollonico sono sicuramente etrusche-romane 90 a.C. circa (tuttavia sono stati trovati manufatti Musteriani, periodo paleolitico medio 7.800 a.C. circa)

Descrizione: Montefollonico è un luogo imperdibile tra gli itinerari della Val di Chiana dove, particolarità rara non si incontrano gli abitanti ma una Comunità.
Ho intervistato Andrea Tonini, nato a Firenze ma residente a Montefollonico, geologo e appassionato storico locale che definisce questo luogo il rifugio dell’aquila.
Il borgo sorge su un alto crinale, il nome deriva dal termine Fullones con il quale i romani indicavano coloro che lavoravano tessuti; per questa attività veniva utilizzato il torrente Belagaggio posto a valle vicino all’antica abbazia benedettina “Santa Maria de Folonico” di cui oggi rimangono solo alcuni resti delle murature.

La posizione strategica lo rese particolarmente interessante per la Repubblica Senese che in breve tempo lo trasformerà in un avamposto fortificato ed armato. Già nel 1082 Siena iniziava ad espandersi nel territorio della Val d’Orcia e Val di Chiana.

Nel 1202 la Chiesa di S. Leonardo è la sede per un contratto tra i Comuni di Siena e Perugia; nello stesso anno, i Senesi stringono un patto di alleanza con i Manenti di Sarteano e i Cacciaconti contro il comune di Montepulciano, con la garanzia di mantenere una guarnigione per la difesa del territorio. La presenza di Siena si fa più incisiva per le crescenti ostilità contro Montepulciano il quale nel 1229 alleato con Orvieto e Firenze, attacca Montefollonico, il territorio sarà devastato, ma la difesa del castello si rivelò vincente grazie all’utilizzo di una nuova arma: “il fuoco greco”, una mistura infiammabile contenuta in ampolle di vetro e scagliata nei nemici che scapparono.

Negli anni successivi Siena finanzierà la ricostruzione e il rafforzamento della struttura muraria. Dopo l’interesse dimostrato dai senesi, i “montanini” (così chiamati gli abitanti) giurarono la difesa del castello per il Comune di Siena, ciò si compendia nel Breve Societatis Populi Castri Montis Fullonici del 1266, Andrea Tonini ne sottolinea l’importanza perché costituisce una vera e propria regolamentazione dei rapporti con Siena ed è uno dei più antichi esempi di legislazione rurale senese. Sia chiaro: verso Siena non c’era sudditanza, ma fedeltà!!.

Nel 1268 Siena perse il dominio su Montefollonico che passò come concessione feudale a Donosdeo Tolomei che lo restituì a Siena nel 1294; i lavori di fortificazione che seguirono corrispondono all’attuale assetto murario: di questo periodo la ricostruzione della Porta del Triano. Nel corso del 1300 non si hanno notizie di fatti bellici, Montefollonico è luogo importante e sede di un vicariato.

Nel 1432 nelle lotte tra senesi e i fiorentini, il borgo è nuovamente attivo e si distingue con onore: gli abitanti del castrum riuscirono a difendersi e sconfiggere il condottiero Niccolò Fortebraccio inviato dal papa per devastare i possedimenti senesi in Val di Chiana. È probabile che intorno a questa epoca sia stata rafforzata e trasformata Porta del Pianello. Il Repetti segnala che alcuni lavori alle fortificazioni furono eseguiti da Francesco di Duccio nel 1479 è inoltre documentato che nel 1528 Baldassarre Peruzzi aveva scelto il luogo dove costruire la Chiesa della SS. Concezione. Scarse sono le notizie fino al 1554 quando il castello si arrende dopo l’assedio dell’esercito imperiale di Carlo V entrando a far parte del dominio dei Medici. L’amministrazione dei Granduchi apre un periodo di pace.

Aggiunge Andrea Tonini: nel 1560 sono stabiliti gli Statuti di Montefollonico che regolavano l’amministrazione civile e rimarranno in vigore fin oltre la metà del ‘700. Nel 1618 Montefollonico con tutto il distretto e giurisdizione è ceduto come feudo, con il titolo di Marchesato, al perugino Francesco Coppoli, la concessione sarà abolita nel 1749 come tutti gli altri feudi granducali, verrà eletto un Feudatario il quale nominerà un Commissario in grado di amministrare la comunità. Con l’epoca napoleonica viene soppresso il Convento dei frati minori di S. Francesco (sorto nella metà del ‘500); del periodo risalgono alcune ricevute sugli acquisti di vino per le truppe. Non è da escludere che il nostro termine “Alò” che fa parte del gergo locale, derivi da questa influenza.
Tra il 1820 e il 1830 i Landucci, signori del paese, fecero realizzare il parco del Tondo e il “boschetto Inglese” vicino alla Porta del Triano. Non ci sono memorie su un eventuale passaggio di Garibaldi o eventi collegati. Alla fine dell’Ottocento si sviluppa l’industria di estrazione di lignite, che durerà fino al 1960. Con la Prima Guerra Mondiale Montefollonico perse 30 persone con 2 medaglie d’Argento. A ricordo dei caduti furono collocate lapidi lungo la via che conduce all’ex convento de frati, molte delle quali purtroppo sono andate perdute.
Attualmente sono visibili le porte di accesso al paese: Porta del Pianello volta a sud-ovest e Porta del Triano, rivolta a sud-est verso Montepulciano e i resti di una terza: Porta a Follonica a nord-ovest. Delle mura resta tutta la parte a nord-est, nel tratto che collega la Porta a Follonica alla Porta del Triano, mentre nel lato opposto sono presenti solo a tratti perché inglobate lungo le costruzioni. Troviamo ancora i Torrioni: quattro circolari di cui una chiamata “Torre Moreschini” nei pressi di Porta a Follonica le altre sono lungo il circuito delle mura, visibili dalla strada che collega il giardino pubblico alla Chiesa del Triano e, più avanti, vicino all’omonima porta il “Torrino del Triano”. Nel giardino pubblico risalta la quadrata “Torre del Cassero” e tra le mura del paese troviamo resti di ulteriori torri quadrangolari”.

Bibliografia:

Angiolini A., Successe in Valdichiana, storie, luoghi e personaggi, Montepulciano, Thesan & Turan, 2010, pp. 95-98

Bosi E., Matteini O., Pacifico M., Di castello in castello, il Senese, Milano, I Libri del Bargello, Trainer International Editore, 1990, pp. 309-310

Cammarosano P., Passeri V., Città borghi e castelli dell’area senese-grossetana, Siena, amministrazione provinciale di Siena, Assessorato Istruzione e Cultura, Quaderno 13/1984, pp. 212-213 (63.4)

De Gregorio M. (a cura e con introduzione di), Giovanni Battista Davitti, Valentino Andreucci, Giovanni Antonio Pecci, Torrita, Montefollonico, Ciliano, Guardavalle, Circolo Culturale Fra Jacopo da Torrita, Siena, Betti Editrice, 2007, pp. 75-99

De Gregorio M., Terre senesi nel Seicento, in “Torrita, Arte, Storia, Paesaggio”, Anno I, n. 1, Marzo 2010, periodico annuale del Circolo Culturale Frà Jacopo da Torrita, pp. 29-35

Fè F., Guida ragionata della Valdichiana con vecchie immagini, S. Quirico d’Orcia, Editoriale Donchisciotte, 1996, pp. 137-138

Guasparri G.M. Appunti d’arte e di storia paesana, a cura dell’Accademia degli Oscuri di Torrita di Siena, Sinalunga, Tipografia Rossi, 2012, Vol. I

Martini L. (a cura di), Restauri a Montefollonico, Siena, stampa Centrooffset 1991, pp. 9-14

Paolini P., Russo A. Le mura di Montefollonico e di Torrita, Torrita di Siena, Editrice B&B, 1992, pp 2-29

Repetti E. Dizionario geografico fisico storico della Toscana contenente la descrizione di tutti i luoghi del Granducato, Ducato di Lucca, Garfagnana e Lunigiana, compilato da Emanuele Repetti, volume quinto, Firenze presso l’autore ed Editore coi tipi di Giovanni Fattori, 1843, Ristampa anastatica dell’ediz. Originale – Firenze 1883-1845 a cura della Soc. Multigrafica Editrice, Roma, Vol. III, pp.392-394

Rotundo F., L’abbazia di Santa Maria a Follonica, in “Torrita, Arte, Storia, Paesaggio”, Anno I, n. 1, Marzo 2010, periodico annuale del Circolo Culturale Frà Jacopo da Torrita, pp. 18-27

Scuola Media Statale G. Parini, (testi a cura delle classi IIC e IID), Torrita di Siena e Montefollonico, Casa Editrici Arti Grafiche Viti & Riccucci, 1990, pp. 42-56

Fonti:

Intervista al dott. Andrea Tonini raccolta da Angela Barbetti il 23 agosto 2014

Links:

Sito di Montefollonico

Note: Ho avuto modo di verificare lo spirito di unità e volontà di condivisione degli abitanti di Montefollonico, in occasione dei festeggiamenti di Ferragosto. Ogni anno viene allestita una cena nel borgo di via Ansano Landucci, aperta a tutti coloro che vogliono partecipare. Molte le persone coinvolte nei preparativi, tra le quali ho potuto conoscere due signore che hanno scelto di abbandonare le proprie città per stabilirsi definitivamente a Montefollonico.
Montefollonico è collegato ad una preziosa bevanda “Il Vin Santo” il territorio circostante è dedicato alla produzione e degustazione di questo prodotto. All’ingresso del borgo è visibile una mappa segnaletica che indica “Il sentiero del Vinsanto” un percorso interessante che può essere intrapreso a piedi, in bicicletta e a cavallo. Ogni anno a dicembre, si svolge la rassegna-concorso “Lo gradireste un goccio di Vin Santo?”  ispirato alla tipica frase di accoglienza usata in queste zone nei confronti degli ospiti. La manifestazione coinvolge importanti aziende ma anche piccoli produttori.
La campana dell’antico Palazzo di Giustizia è ritenuta miracolosa contro le tempeste.

Autore scheda: Angela Barbetti

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