Torrita Blues

Luogo: Torrita di Siena

Comune: Torrita di Siena

Data/periodo: La prima edizione del Torrita Blues è del 1989

Descrizione: Un cuore rosso sul quale campeggia lo skyline di Torrita, piccolo borgo medioevale sulle colline senesi: lo storico logo della catena di locali americani “House of blues” è stato rivisitato dagli organizzatori del Torrita Blues e posto in apertura del volume che, attraverso le testimonianze degli esperti e una sterminata serie di fotografie con i protagonisti del blues saliti sul palco, ne documenta i vent’anni (si veda in bibliografia).

Il blues è da considerarsi la manifestazione profonda di un sentimento, di un dolore che ha avuto un lungo e inesorabile percorso umano e civile. Con queste parole si apre la breve storia del Blues scritta da Luca Romani per il volume. Il blues è qualcosa di più di un semplice genere musicale: in esso si racchiude la storia del popolo afroamericano e dell’attraversamento forzato dell’Atlantico. In effetti, l’organizzazione del Torrita Blues ha deciso, sin dalle origini, di ospitare tra le mura di Torrita artisti importanti che, con la loro musica, raccontano questa storia o ne traggono ispirazione. Tra i nomi dei circa duecento musicisti che si sono esibiti durante le diverse edizioni del festival si possono ricordare quelli di John Mayall, Peter Green, Roy Rogers, Robben Ford, Charlie Musselwhite, Luther Allison, James Cotton, Taj Mahal, John Mooney, Canned Heat, Magic Slim, Billy Branch, Shemekia Copeland, Jimi Dawkins, Bob Margolin.

Il Torrita Blues, che nel 2014 è giunto alla ventisettesima edizione, nasce dalla passione di alcuni fan del blues che hanno fondato l’omonima associazione: Luca Romani, Riccardo Roghi, Alfredo Capitani, Federico Romani, Roberto Davitti, Alessandro Giannini e Carlo Bazzoni. Il musicista Fabio Treves ricorda così il suo incontro con Luca Romani durante un concerto della Treves Blues Band: alla fine di questo partecipato concerto lanciai a Luca l’idea di un appuntamento fisso all’insegna del blues nella bellissima piazza del paese. Quest’idea, così semplice, è al contempo rivoluzionaria e diventa realtà nel 1989, a un anno di distanza dall’incontro tra Treves e Romani. Scrive ancora l’armonicista e cantante milanese: Il festival è nato per la passione di pochi e si è consolidato per l’entusiasmo di molti.

Oggi il festival è uno dei più importanti appuntamenti italiani sul blues. Dal 2005, fa parte della “Blues Fondation” di Memphis, entrando nella giuria dei W.C. Handy Blues Awards, gli oscar del blues. Nel 2006, l’associazione Torrita Blues si è gemellata con New Orleans, coinvolgendo diversi comuni della Val di Chiana e dimostrando solidarietà alla città colpita dall’uragano Katrina. Dal 2005, il Torrita Blues ha introdotto “Effetto Blues”, una rassegna musicale che permette alle blues band italiane meno note di esibirsi, dopo una selezione, a fine giungo, nella settimana durante la quale si svolge annualmente il festival.

Bibliografia:

Associazione culturale Torrita Blues (a cura di), Torrita Blues, Torrita di Siena, Brasini, 2009

Note: Il Torrita Blues svolge un’importante attività di educazione musicale attraverso la realizzazione di cd-rom multimediali con la storia del festival, mostre di fotografie e dischi, percorsi didattici per le scuole secondarie di primo grado. Le emittenti radiofoniche che trasmettono i concerti del festival, con approfondimenti e interviste, sono Radio Capital, Radio 3, Radio Incontri e Controradio (Il Popolo del Blues).

Autore scheda: Massimiliano Coviello

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