L’orto

Luogo: Chianti

Comune: Castelnuovo Berardenga, Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Radda in Chianti

Data/periodo: Tutto l’anno

Descrizione: Anche se l’orto è particolarmente diffuso nella società mezzadrile, è perdurato fino al presente come pratica sia tra chi è cresciuto in famiglie contadine e ha imparato a lavorare la terra, sia tra i giovani che si sono trasferiti in campagna e hanno imparato a coltivare l’orto come scelta di uno stile di vita più sostenibile.

Nel Chianti, come del resto in molte campagne senesi, chi possiede un piccolo appezzamento di terra coltiva spesso un orto. Si tratta di una pratica che, in verità, si può osservare non solo in campagna, ma anche negli spazi verdi di margine o in aree rurali residue della città, spesso informalmente occupate da orti comunitari e urbani.

Nei proverbi toscani troviamo diverse indicazioni sulla cura dell’orto, come a esempio marzo asciutto, april bagnato, fortunato il villan che ha seminato, perché marzo è il periodo migliore per cominciare a piantare l’orto. Al contrario chi lavora di settembre fa bel solco e poco rende, perché si sta andando incontro alla stagione fredda.

L’orto, come tutte le attività manuali contadine, richiede una serie di conoscenze, perché non basta il piacere e il desiderio di coltivar la terra. Soprattutto richiede impegno fisico, in special modo nella fase di preparazione del terreno, che dev’essere ben dissodato e zappato. Ancora un proverbio ci dice in effetti che la vanga ha la punta d’oro: ciò significa che più la si usa, migliori saranno i raccolti.

C’è chi si accontenta di piantare poche cose: gli immancabili pomodori, le zucchine e i peperoni, buoni per l’estate. C’è chi, invece, cerca di ottenere dall’orto quanto più possibile e allora ecco il cavolo nero, le insalate, le carote, l’aglio, le cipolle, le patate, i fagiolini, i cardi, i carciofi, le zucche, i meloni, ecc.

Chi conosce bene l’orto, sa che molte piante non vanno d’accordo e non vanno coltivate nello stesso pezzo di terra, mentre altre convivono tra loro da buone vicine: è bene ricordarsi, ad esempio, di non mettere insieme salvia e rosmarino, insalata e prezzemolo, pomodori e finocchi, patate e pomodori, cavalo e cipolle; sono ottimi vicini, invece, il sedano e i porri, i pomodori e il prezzemolo, l’insalata e il cavolo rapa.

Importante, inoltre, è rispettare la rotazione delle colture nell’orto ed evitare di coltivare sempre le stesse piante, per evitare l’impoverimento del terreno.

Bibliografia:  

Kreuter M-L., Orto e giardinaggio biologico, Firenze, Giunti, 1989

Fonti:

Intervista a Girolamo Giganti raccolta da Valentina Lusini e Pietro Meloni a Villa a Sesta, Castelnuovo Berardenga (SI) il 31 marzo 2012

Video:

Intervista a Delido Donnini raccolta da Valentina Lusini e Pietro Meloni a Gaiole in Chianti (SI) il 7 aprile 2013

Autore scheda: Pietro Meloni

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