Terme di Petriolo

Luogo: Petriolo

Comune: Monticiano

Denominazione: Bagni di Petriolo

Data/periodo: Noto fin dall’epoca romana, il complesso termale di Petriolo venne costruito nella seconda metà del 1200. Le prime ristrutturazioni risalgono al 1270.
Dal 1409 al 1414 vennero eseguite ingenti opere di fortificazione per proteggere i bagni, allora assai frequentati, dalle razzie di milizie e briganti. Durante tutto il Quattrocento, Petriolo fu meta di illustri personaggi che si curavano in queste acque: i Gonzaga, gli Este, i Malatesta e Papa Pio II che, come testimoniano le bolle inviate da Petriolo, vi soggiornò più volte tra il 1460 e il 1464.
Successivamente, i bagni subirono un lento declino, anche a causa delle numerose inondazioni che distrussero parte del complesso termale e delle fortificazioni in muratura. Tuttavia, le terme non furono mai del tutto abbandonate.
La prima stazione termale moderna, più volte ristrutturata e ora in disuso, risale al 1916.
Nel 2010 è stato inaugurato un nuovo stabilimento, a nord del ponte sul Farma

Descrizione: I Bagni di Petriolo si trovano all’estremità nord-orientale del Comune di Monticiano, lungo la riva del torrente Farma, accanto al ponte che separa la provincia di Siena da quella di Grosseto.
Le acque sgorgano nei pressi del ponte, ad una temperatura di +43°C con una portata di circa 40 litri/secondo, formando vasche naturali in calcare a ridosso del fiume. L’accesso a queste vasche è libero, mentre a poche centinaia di metri più a nord sorge lo stabilimento termale con piscine al coperto.
L’odore di zolfo caratteristico di queste acque è dovuto alla presenza di idrogeno solforato, oltre che di anidride carbonica libera, calcio, fluoro e ioni cloruro, solfato e idrocarbonato. Nella classificazione generale delle acque termali, Petriolo rientra nella categoria delle acque solfidriche, salso-solfato-bicarbonato-alcalino-terrose, ipertermali.
Tra il XIV e il XVI secolo, illustri medici come Gentile da Foligno, Ugolino da Montecatini, Michele Savonarola e Andrea Bacci studiarono le proprietà terapeutiche di queste acque, raccomandandole per curare dolori muscolari, gotta, reumatismi, malattie della pelle e disturbi nervosi; in particolare erano consigliate abluzioni alle donne sterili.
Nel 1907 il Ministero degli Interni ha pubblicato l’elenco ufficiale delle acque minerali d’Italia includendovi i Bagni di Petriolo.
Nei pressi del ponte sul Farma è tuttora visibile l’antico edificio termale, che consta di uno spazio coperto, aperto unicamente su un lato con un portico a quattro arcate detto “portico di Pio II”, dal nome del papa Enea Silvio Piccolomini che soggiornò a Petriolo nel 1462. L’edificio termale è occupato da ampie vasche rettangolari in pietra a pavimento.
La cappella di San Niccolò al Bagno, realizzata verosimilmente nel XIV secolo al di sopra del preesistente edificio termale, aveva forse originariamente funzione di piccolo “ospedale” per l’accoglienza dei frequentatori dei bagni. La chiesetta sembra aver inglobato elementi di strutture più antiche, individuabili nei pilastri dell’unica navata.
Come riporta anche il Repetti, dopo il 1410 il borgo di Petriolo fu ridotto a castello e difeso da alte mura in parte merlate. I resti della cinta muraria, ancor oggi di notevole consistenza, risultano mediocremente conservati. Le murature appaiono infatti alquanto degradate, specie nella parte sommitale, ed in più tratti prive del paramento di cortina.

Bibliografia:

Ascheri M., Borracelli M. (a cura di), Monticiano e il suo territorio, Siena, Cantagalli, 1997, pp. 28-29, 86-87

Ciompi A., Monticiano e il suo Beato, Monticiano, Parrocchia dei Santi Giusto e Clemente, 2002, pp. 104-109

Repetti E., Dizionario geografico fisico storico della Toscana, 5 voll. e Appendice, Firenze, Repetti, 1833-1846 [rist. anast. Firenze, 1972], IV, pp. 145-148

Fonti:

Schede ICCD di riferimento: ASBAP Si e Gr: scheda inventariale n. 00384961 – ASBAP Si e Gr: scheda inventariale n. 00384962 – ASBAP Si e Gr: scheda inventariale n. 00384960

Note: Il poeta Folgore da San Gimignano (1270 circa – 1332 circa) cita i Bagni di Petriolo nei Sonetti dei mesi:

E di novembre Petriuolo, il bagno, / con trenta muli carchi di moneta: / la ruga sia tutta coverta a seta; / coppe d’argento, bottacci di stagno: / e dar a tutt’i stazzonier guadagno; / torchi, doppier che vegnan di Chiareta; / confetti con cedrata de Gaeta: / e béa ciascun e conforti ’l compagno. / E lo freddo sia grande e ’l foco spesso; / fagiani, starne, colombi mortiti, / lèvori, cavrioli rosto e lesso: / e sempre aver acconci gli appetiti; / la notte ’l vento e piover a ciel messo: / e siate ne le letta ben forniti.

(da Massera A. F., a cura di, Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Laterza, Bari 1920, p. 163, on line sul sito “Scrittori d’Italia”, riproduzione in formato digitale dell’omonima collana di testi, fondata nel 1910 dall’editore Laterza di Bari sotto la direzione di Benedetto Croce, realizzata dal Comitato guida di Biblioteca Digitale Italiana BDI e curata da Biblioteca Italiana. Link alla pagina http://www.bibliotecaitaliana.it).

Autore scheda: Emanuela Cerioli

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