La Buca del Beato a Monticchiello

Luogo: Monticchiello

Comune: Pienza

Data/periodo: Dal Neolitico

Descrizione: La grotta è situata a circa 1 chilometro in linea d’aria a nord di Monticchiello sulla sponda destra del torrente Tresa affluente più a valle del fiume Orcia. Nella profonda forra scavata nel calcare dal torrente Tresa si apre la “Buca del Beato” con  i suoi tre ingressi a differenti altezze nella parete destra del torrente.
Nell’ingresso superiore trascorse gli ultimi venti anni di vita Giovanni Benincasa (1375-1426) che dopo aver soggiornato in vari eremi si stabilì in questa cavità dove morì. Le supposte ossa del beato, dopo liti e smembramenti vari (era conteso dai Padri Serviti di Firenze e dagli abitanti del paese) riposano sotto l’altare maggiore della chiesa parrocchiale di Monticchiello. Sulla sua vita sorsero leggende; la più nota parla delle sue lotte contro il demonio, che egli scacciò facendolo saltare al di là del baratro della grotta e del quale sarebbero rimaste le impronte impresse sull’orlo del precipizio, tuttora visibili, chiamate le orme del diavolo.
L’ingresso inferiore, indagato con lunghi scavi (1968-1970) dall’Università di Pisa, ha dato reperti neolitici, dell’età del bronzo e di epoca romana e medioevale.
La cavità presenta 3 ingressi situati a vari livelli, praticamente sovrapposti, nella parete (alta alcune decine di metri) della gola scavata dal torrente, attualmente quasi sempre in secca, che, dopo il suo tratto iniziale in terreni pliocenici, poi in argille e calcari palombini, incontra qui un affioramento di Calcare massiccio  e Calcare selcifero.
La grotta si è formata  grazie all’azione erosiva e corrosiva del torrente che, incontrando lo sbarramento calcareo, lo ha scavato in senso praticamente perpendicolare rispetto al suo attuale letto di scorrimento.

Bibliografia:

Neri V., Monticchiello: storia di una comunità, Siena, Cantagalli, 1975

Torriti P., Monticchiello, arte, storia, itinerari, Siena, Betti Editrice, 1999

Santi G., Viaggio secondo per le due provincie senesi che forma il seguito del viaggio al Monte Amiata di Giorgio Santi professore d’istoria naturale nell’università di Pisa, Pisa, Ranieri Prosperi stampatore, 1798

Autore scheda: Raffaella Smaghi

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