La Posta Medicea di Radicofani


Luogo: Radicofani

Comune: Radicofani

Data/periodo: 1584-1587

Descrizione: La Villa Medicea detta la Posta sorge ai piedi dell’imponente rocca di Radicofani, lungo la Via Francigena, poi diventata Cassia. Voluta quale padiglione di caccia da Francesco I dei Medici, questo importante edificio manierista (1584-1587) è stato trasformato su disegno di Bernardo Buontalenti, architetto al servizio dei Medici per ordine di Ferdinando I in un albergo-dogana chiamato “l’Ostaria Grossa”. L’edificio collocato fra il Granducato e lo Stato della Chiesa era a servizio dei viaggiatori prima di passare il confine.

Nei pressi della villa troviamo quella che fu la casa dei gabellieri, cioè coloro che erano incaricati di riscuotere il dazio che gravava sulle merci e sulle persone che transitavano per Radicofani. Nel XVII – XVIII secolo, tale era la fama della Posta che grandi scrittori e artisti del nord Europa scendevano in Italia per poter trascorrere almeno una notte nella struttura. Ha ospitato, infatti, personaggi famosi tra cui Montaigne, Chateaubriand, Pio VI, Charles Dickens, Pio VII e Mozart. Negli anni 80 dell’ottocento, l’edificio ha perduto la sua funzione di dogana fino ad allora esercitata ed è stato trasformato in abitazione privata.

Di fronte alla Posta, sorge la fontana tardo-rinascimentale con al centro lo stemma mediceo e un’iscrizione “Ferdinandus Medices Mag. Dux Hetruriae III viatorum Comoditati A.S. MDCIII”, realizzata nel 1603 su commissione del granduca Ferdinando I dei Medici e presumibilmente anche questa su disegno di Bernardo Buontalenti.
La fontana era funzionale alla vicina stazione di Posta e rappresentava la fonte di approvvigionamento idrico più vicina al paese per tutti coloro che transitavano lungo la Strada Regia Romana.

Bibliografia:

Val d’Orcia s.r.l., Guida Val d’Orcia, Edizioni Effigi, 2012

Comune di Radicofani, Radicofani: Guida alla Rocca e al Borgo, Edizioni Cantagalli,1999

Mensile d’informazione e cultura In Val d’Orcia, Editrice Donchisciotte, 2000

Autore scheda: Tiziana Arezzini

 

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