Collegiata dei Santi Simone e Giuda a Radicondoli

Luogo: Radicondoli

Comune: Radicondoli

Data/periodo: 1589. La chiesa originaria esisteva già alla metà del dodicesimo secolo, mentre la costruzione attuale si deve a un rifacimento cinquecentesco. Nel corso dell’Ottocento e poi nel Novecento sono stati effettuati vari lavori di ristrutturazione

Descrizione: Del primitivo impianto romanico della chiesa, che era orientata a est rispetto all’attuale che è orientata a sud, si conserva la torre campanaria a pianta quadrata, realizzata con conci di arenaria disposti a filaretto, e un tratto della muratura laterale. Questi frammenti di muratura sono formati da fasce alternate di pietra e mattoni, riconoscibili in corrispondenza della Cappella del Rosario. Dalla pieve antica dipendevano molte delle chiese del territorio, il monastero di San Caterina e l’ospedale del paese.

La pieve, che si trovava in decadenza, fu distrutta per essere completamente ricostruita nelle forme attuali tra il 1589 e il 1627, quindi fu insignita del titolo di Collegiata dei Santi Simone e Giuda. Il 24 settembre 1780, per la Festa della Madonna della Mercede, la Collegiata fu consacrata dal Vescovo Alessandro Galletti. La costruzione della nuova chiesa comportò una serie di modifiche all’impianto urbanistico cittadino, tra cui il ripristino dell’assetto di piazza Matteotti e (molto probabilmente) quello della sottostante piazza IV Novembre.

Oggi la Collegiata ha pianta a croce latina e una facciata in marmo terminante con un timpano triangolare raccordato da volute laterali. All’interno, un’unica grande navata è suddivisa a campate coperte da volte a crociera impostate su semipilastri addossati alle pareti, mentre all’incrocio del transetto c’è la cupola. Nei pilastri, lungo la navata, ci sono angeli reggicandelabro di bronzo che ricordano quelli di Beccafumi nel Duomo di Siena. La chiesa conserva importanti opere pittoriche come la Madonna con Bambino (Madonna della Mercede per la popolazione locale). La tavola, dipinta da Naddo Ceccarelli, allievo di Simone Martini e Lippo Memmi, era già conservata nella Pieve Vecchia ed è datata alla metà del XIV secolo. È collocata nella cappella della Madonna, lungo il lato sinistro della chiesa, e viene esposta sull’altare maggiore l’ultima settimana di settembre. Nella stessa cappella si può vedere la tela di Alessandro Casolani con il Transito della Vergine Maria. Nella cappella a destra, intitolata al Santissimo Sacramento, è esposta La Natività dei Gesù, capolavoro di Alessandro Casolani, datata 1590.

A Casolani appartengono anche le storiette poste nei gradini dell’altare maggiore: La caduta di San Paolo, l’Assunta, Gesù Cristo con Sant’Andrea e vari Santi. Lungo la navata si susseguono altari in stucco con decorazioni barocche e tele realizzate da pittori senesi del Seicento. Tra queste sono degne di nota la tela del secondo altare di sinistra, raffigurante la Madonna con il Bambino tra angeli e Santi, dipinta nel 1664 da Astolfo Petrazzi, e la grande pala centinata, proveniente dal vicino monastero di Santa Caterina delle Ruote, con la Natività e l’Assunzione della Vergine, dipinta verso la fine del XV secolo da Pietro di Domenico, pittore senese influenzato da Francesco di Giorgio Martini.

Bibliografia:

Bagnoli A., La Porta P., Il piacere del colorire, percorso artistico di Alessandro Casolani, 1552/3-1607, Firenze, Centro Di, 2002

Cucini C., Radicondoli, storia e archeologia di un Comune senese, Roma, Multigrafica editrice, 1990, pp. 393-405

Francalacci P., Rotundo F., Radicondoli e il suo territorio, paesaggio e itinerari culturali, Siena, Nuova Immagine, 1999, pp. 58-60

Fonti:

Scheda ICCD di riferimento: ASBAP Si e Gr: scheda di catalogo n. 00385295 (compilata da P. Francalacci, 1994)

Links:

 Note: Essendo la chiesa più grande e importante di Radicondoli, all’interno della Collegiata dei Santi Simone e Giuda si svolgono i riti più importanti. Il 24 settembre ricorre la festa della Madonna della Mercede e la tavola raffigurante la Madonna con Bambino di Naddo Ceccarelli viene esposta sull’altare maggiore, celebrata con messe solenni e poi condotta in processione per le vie del paese.

Autore scheda: Irene Sbrilli