Chiesa di San Fortunato a Vescovado di Murlo

Luogo: Vescovado di Murlo

Comune: Murlo

Data/periodo: La chiesa attuale è stata costruita negli anni Settanta del secolo scorso

Descrizione: La chiesa di San Fortunato a Vescovado di Murlo in cemento e laterizio con grandi finestre a vetri lungo le pareti e in facciata, è stata costruita all’inizio dell’VIII decennio del Novecento e consacrata nel 1972. Il luogo dove si trova era precedente occupato da un altro edificio progettato dall’architetto Marchetti tra il 1909 e il 1929 con i soldi ricavati dalla vendita della Cappella della Natività di Maria, detta dell’Antica, che aveva origini cinquecentesche e che oggi è integrata in un’abitazione privata. L’alluvione del 1966 aveva danneggiato fortemente l’edificio di culto preesistente che fu demolito per accogliere l’attuale struttura a pianta rettangolare con copertura a capanna. La chiesa si caratterizza per il pavimento declinante verso l’altare e per le colonne di cemento armato a base circolare che suddividono l’interno in tre navate.

All’interno della chiesa si conserva il trittico di Benvenuto di Giovanni firmato e datato 1475, proveniente dalla chiesa di san Michele Arcangelo a Montepertuso. Nella pala sono rappresentati La Madonna in trono con il Bambino, gli angeli musicanti e i santi Caterina d’Alessandria, Michele arcangelo, Biagio, Lucia. Nelle cuspidi si vede al centro Cristo benedicente, tra i santi Ansano e Lorenzo, tutte le tavole sono unite da una carpenteria dorata e decorata ai lati con altrettante figurine di santi. La pala d’altare è stata recuperata grazie a un restauro degli anni Settanta che ha permesso di ripristinare l’opera nonostante parte della cornice fosse andata perduta. L’opera appartiene al periodo di maggiore adesione alla pittura di derivazione nordica, nota attraverso le esperienze di Girolamo da Cremona e, contemporaneamente, l’impostazione prospettica mostra la vicinanza del pittore al Vecchietta.

Dentro la chiesa di San Fortunato si conserva anche una macchina processionale in legno scolpito e dorato, realizzata nel Settecento per contenere la Madonna con Bambino che Andrea di Nicolò aveva realizzato per la Pieve a Carli. Questa tavola, che ancora oggi è considerata un’icona sacra dalla popolazione locale, faceva parte di un polittico smembrato e tagliato agli inizi del Novecento, i pannelli laterali con i Santi Biagio e Sebastiano, Agostino e Giovanni Battista, si trovano nella collezione Plat a Englewood. Tra le opere oggi presenti in chiesa, non va dimenticata la Madonna dei caduti di Dario Neri, donata dal pittore Dario Neri, nativo di Vescovado, al suo paese di origine.

Bibliografia:

Bandera M. C., Benvenuto di Giovanni, Milano, Federico Motta Editore, 1999, pp. 75-147

Filippone M., Il territorio di Murlo e le sue chiese, una storia lunga mille anni, Siena, Nuova Immagine, 1994, pp. 92-96

Guiducci A.M., Murlo, in Le Crete Senesi, la Val d’Arbia e la Val di Merse, collana I Luoghi della Fede, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1998, pp. 138-140

Links:

Sito della Pro Loco di Murlo

Sito della rivista online “Murlo Cultura”, n.1 2008

Sito della rivista online “Murlo Cultura”, n.5 2009

Note: La tela realizzata nel 1929 da Dario Neri (Vescovado di Murlo 1895, Milano 1958) mostra in alto la Madonna con Bambino e angeli in un’atmosfera celeste, mentre in basso giacciono a terra i morti e i feriti della Grande Guerra. L’opera può essere considerata un vero e proprio monumento ai Caduti, ricordati anche nella lapide affissa fuori dalla chiesa. Dario Neri scelse di rappresentare quella scena, in ricordo di ciò che aveva visto durante i venti mesi al fronte. Secondo una fonte orale, il vescovo raffigurato nella pittura aveva il volto dello zio di Dario Neri, che si chiamava Bruni Romualdo detto “il Moro”.

Autore scheda: Irene Sbrilli