Tenuta di Querceto – Casole d’Elsa

Luogo: Querceto

Comune: Casole d’Elsa

Data/periodo: Presumibilmente castello già nel X secolo, è stato trasformato in villa nel XIX secolo

Descrizione: Gli studi non hanno ancora chiarito se l’antico castello di Querceto, di cui oggi resta una massiccia torre in pietra con base a scarpa, sia quello documentato nel 998 tra le pertinenze della Badia di Marturi ed elencato nel Trecento tra i castelli a cui venne vietato di accogliere i fuoriusciti senesi. Molto probabilmente, agli inizi del Trecento il castello fu di proprietà della famiglia Andrei, che vi eresse la Chiesa di San Tommaso Apostolo. Da un’epigrafe conservata nel Museo Civico Archeologico e della Collegiata di Casole d’Elsa, infatti, apprendiamo che i fratelli Giacomo e Sozzo di Andrea finanziarono la fondazione dell’edificio per la salvezza dell’anima del padre e la memoria del defunto fratello Tommaso, già vescovo di Pistoia.

La grande villa signorile oggi esistente fu fatta costruire da Girolamo Bargagli nel 1811 e divenne il nucleo centrale di un vasto possedimento.

Di fronte alla torre medioevale è presente la chiesa, realizzata internamente in stile neoclassico, che presenta un raro impianto “a sala” caratterizzato per la presenza di navate laterali impostate su colonne, alte quanto quella centrale. La villa è un’imponente costruzione a più corpi di fabbrica perpendicolari tra loro: i principali, di rappresentanza, si sviluppano sul versante settentrionale e presentano le facciate intonacate divise in tre ordini da cornici marcapiano. Sul versante meridionale si sviluppano una serie di annessi più bassi, funzionali alla fattoria, che raccordano anche la torre medioevale.

Nei terreni della tenuta, a partire dal quarto decennio dell’Ottocento, i proprietari rilevarono i primi rinvenimenti archeologici, che costituiranno negli anni l’imponente Collezione Bargagli, prima confluita nel palazzo di famiglia a Sarteano e successivamente nel Museo Archeologico di Siena. Alcuni reperti, però, restarono ad arredare gli spazi della villa: le ceramiche erano nello studio al piano terra e le urne cinerarie lungo il porticato e nelle scale d’ingresso. A metà del secolo scorso famiglia Bargagli alienò la fattoria. Gli ultimi proprietari, Timbers Resorts, nel 2012, hanno trasformato la residenza in un boutique hotel di sole 39 suites e donato al Comune di Casole quello che restava nella villa della collezione di reperti etruschi.

Bibliografia:

Bezzini M. Breve storia di Querceto, in Baldini G., Bezzini M. e Ragazzini S., La Collezione Bargagli nel Museo Civico Archeologico e della Collegiata di Casole d’Elsa. I materiali di proprietà comunale. Firenze, Salvietti&Barabuffi Editori, Siena, 2012, pp. 15-21

Giffi Ponzi E. e Passeri V., Itinerario IV, in Cimino L., Giffi Ponzi E. e Passeri V. (a cura di), Casole d’Elsa e il suo territorio, Radda in Chianti, Studium Editrice, 1988

Note: L’accesso al castello e al parco è riservato agli ospiti dell’hotel.

Autore scheda: Patrizia La Porta

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