Il sito archeologico del Santuario dei Fucoli – Chianciano Terme

Luogo: Località I Fucoli

Comune: Chianciano Terme

Data/periodo: II sec. a.C.

Descrizione: Nel 1986, in località I Fucoli, a breve distanza dall’omonima sorgente di acque salutari, da cui sgorga un’acqua curativa per il ricambio, vennero scavati i resti di un area sacra di età ellenistica. Dell’edificio sacro, sorretto da colonne in pietra fetida, furono riportati alla luce i resti di un frontone fittile con statue due terzi del vero di squisita fattura, databili attorno alla metà del II sec. a.C..

La decorazione del timpano, parzialmente conservata, presenta una figura virile in costume orientale (corto chitone a maniche lunghe rimborsato in vita, che lascia scoperto il lato destro del busto e calzoni piuttosto lunghi) seduta sopra una roccia. A questa scultura è stata assegnata una testa barbata con un berretto frigio decorato con bottoni plastici. Di fronte compaiono un cratere poggiato su una roccia e un elemento decorativo con andamento ondulato. Dietro è una figura virile a torso nudo, con una clamide avvolta intorno ai fianchi, seduta su un sedile con le zampe modanate. Gli elementi decorativi sommitali erano costituiti da una cornice a traforo con fregio d’armi – di cui è conservato un solo frammento – e da sime decorate, ciascuna delle quali era contrassegnate sul retro da una lettera, funzionale al corretto montaggio della sequenza figurata.

Sulle cime erano affisse, con chiodi e piombo, figure di bambini con la testa ornata da ghirlande, a cavallo di delfini, e nereidi completamente avvolte in un mantello, su mostri acquatici, riferibili ad un thiasos marino.

All’angolo destro la decorazione era chiusa con un acroterio raffigurante una figura femminile, nuda con un leggero mantello avvolto intorno alla gamba sinistra; ornata da diadema, orecchini, collana, armille alle braccia e calzari ai piedi. Recentemente è stato proposto di riconoscere in questa figura Thesan, divinità etrusca dell’Aurora, rappresentata con la mano destra portata agli occhi, nell’atto di proteggersi dall’accecante luce del sole. E’ stato ipotizzato, infatti, che sull’acroterio sinistro fosse raffigurata Selene, la Luna – in etrusco Tivrs – e al centro il carro del Sole, dagli etruschi definito Usil. Il frontone, orientato verso est, doveva così rappresentare il tema dell’alba con la Luna in atto di scomparire e l’Aurora ormai abbagliata dal sopraggiungere del Sole.

Presso l’area sacra dei Fucoli sono state inoltre identificate attività riconducibili a riti sacrificali, testimoniati da una sepoltura di un bovino con le corna asportate verosimilmente per motivi rituali e da quella di un giovinetto di 8/10 anni, con la testa appoggiata al posteriore dell’animale. E’ stata scoperta anche un’altra testa di bovino insieme con diverse ossa di animali, sacrificati su un rogo, del quale rimanevano ampie tracce.

Lo scavo archeologico ha riportato alla luce infine una tomba ad inumazione appartenuta ad un uomo dell’apparente età di 20/30 anni, accompagnato da dieci assi romani della serie della prora e della testa di Giano, databili attorno alla metà del II sec. a. C. e tenuti entro un contenitore in materiale deperibile. Altre cinque tombe hanno restituito soltanto strumenti per l’agricoltura – tra cui un falcetto di ferro – e un unguentario acromo dell’inizio del I sec. a. C., testimoniando per questa epoca un utilizzo come necropoli dell’area che in precedenza era stata occupata dal santuario.

Bibliografia:

Rastrelli A., La decorazione fittile dell’edificio sacro in località I Fucoli presso Chianciano Terme, in “Ostraka” II, 2, 1993, pp. 351-367

Rastrelli A., Scavi e scoperte nel territorio di Chianciano Terme: l’edificio sacro dei Fucoli, in La Civiltà di Chiusi e del suo territorio, Atti del XVII Convegno di Studi Etruschi ed Italici, Chianciano Terme 1989, Firenze 1993, p. 463-476

Simon E., Thesan – Aurora. Zur Deutung des Akroters von Chianciano Terme, in “Studi Etruschi” LXXI, 2005, p. 47-57

Autore scheda: Giulio Paolucci

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