Castello La Leccia – Castellina in Chianti

Luogo: Località La Leccia

Comune: Castellina in Chianti

Descrizione: Il primo documento a noi noto sul castello, che sorge in posizione isolata su un rilievo, circondato da un piccolo borgo, risale al 1077, quando il nobile Rodolfo di Guinizio ne acquistò una quota con il suo territorio curtense. Nel 1095, sua moglie Adalasia lo vendette a sua volta a tale Aldobrandino di Azzo. Purtroppo rimangono a noi oscure le vicende del castello in età comunale, ma è invece noto che nel 1432 Arrigo degli Squarcialupi, membro della famiglia che deteneva il dominio su Castellina, cercò di ottenere dall’imperatore Sigismondo anche la signoria sul castello, che in seguito passò sotto il controllo della famiglia Ricasoli. Da alcune missive inviate alla Repubblica fiorentina dai membri della nobile casata, apprendiamo che il castello fu oggetto di incursioni e devastazioni tra il 1494 e il 1530.

Attualmente sopravvivono tracce del cassero del castello, anche se molto modificate, e constano di un grande fabbricato con pianta a L, alla quale si aggiunge una terza ala che pare di costruzione più recente. Dell’antica costruzione rimane anche un’alterata torre in pietra con base a scarpa, sul fronte est. In quello che attualmente è il cortile di ingresso all’attività ricettiva ospitata nel castello, si nota sulla parete sinistra una finestra antica, oggi occlusa, ad arco bicromo con conci color ocra e bruno, mentre dalla parte esterna, sempre a sinistra, sono visibili i resti di una porta, anch’essa risalente alle prime fasi costruttive del castello.

I muri di terrazzamento sui quali sorge la struttura sembrano essere stati innalzati utilizzando anche pietre delle antiche mura.

Numerose modifiche ed ampliamenti sono già documentati a partire dal secolo XVI. Nel corso del Settecento, l’aspetto del castello fu modificato di nuovo per renderlo più adatto alle comodità della vita in villa. Nel 1920, l’intera proprietà fu acquistata dalla famiglia Daddi, che tuttora la detiene. Nel luglio del 1944 il borgo, allora occupato dalle truppe tedesche, fu oggetto di pesanti bombardamenti, che distrussero parte della torre e devastarono un’ala della villa settecentesca.

Nell’area prospiciente alla villa si dispiega il giardino all’italiana, con disegno geometrico caratterizzato da percorsi in ghiaia delimitati, accompagnato da un giardino più piccolo in posizione un poco defilata, circondato da basse mura in pietra.

Nei pressi del castello sorge la piccola chiesa romanica di San Michele, caratterizzata dalla facciata a capanna, nella quale si leggono numerosi rimaneggiamenti, tra i quali il recente rifacimento del tetto. La chiesetta è dotata di un piccolo campanile a vela e ha un semplice interno ad aula.

Bibliografia:

Avanzati E., Ciampolini M., Il Chianti senese, Nuova Immagine, Siena, 2001, p. 134

Brachetti Montorselli G., Moretti I., Stopani R., Le strade del Chianti Gallo Nero, Firenze, Bonechi,  1984, p. 145

Cammarosano P., Passeri V., I castelli del Senese. Strutture fortificate dell’area senese-grossetana, Siena, Nuova Immagine, 2006, pp. 197-198

Repetti E., Dizionario geografico, fisico, storico della Toscana contenente la descrizione di tutti i luoghi del Granducato, Ducato di Lucca, Garfagnana e Lunigiana, Firenze 1833-1843, vol. II, p. 670

Romby G. C., Stopani R. (a cura di), I giardini del Chianti. «Selvatici», Parchi, «Luoghi di Delizia», Firenze, Centro Studi Storici Chiantigiani, 1989, p. 107

Fonti:

Scheda ICCD di riferimento: ASBAP Si e Gr: scheda di catalogo n. 00210476 (compilata da O. Cipriani)

Autore scheda: Michele Occhioni

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento