Rocca di Montestaffoli – San Gimignano

Luogo: Colle di Montestaffoli

Comune: San Gimignano

Descrizione: Per chi rivolge lo sguardo in direzione di San Gimignano, il colle di Montestaffoli, su cui sorge l’omonima rocca, è un punto di riferimento peculiare. L’attuale costruzione che occupa la sommità, eredità lacerata del dominio fiorentino sulla città, è l’esito di una storia complessa che inizia in età etrusca.

A seguito del passaggio dell’area dalla proprietà Guicciardini-Strozzi al Comune (1978), il colle è stato adibito a parco pubblico. Ciò ha comportato la piantumazione di alberi e la realizzazione di aiuole e piccole opere di arredo urbano: queste operazioni hanno consentito il recupero di materiali archeologici su gran parte delle pendici del colle. Grazie a una serie di fortunate coincidenze, tra gli ultimi anni del XX ed i primi anni del XXI secolo è stato possibile raccogliere dati interessanti, che hanno confermato la presenza di un insediamento di età etrusca dalla metà del VII secolo a.C., con una continuità di vita almeno fino ad età ellenistica (II secolo a.C.).

Se alcuni dati sembrano attestare una frequentazione ancora nella prima età imperiale (in particolare alcuni frammenti di ceramica sigillata italica databili tra la fine del I sec. a.C. e il I sec. d.C.), al momento non sono archeologicamente documentate le fasi tardo-antica e altomedievale. Del resto, mentre tra i secoli X e XII il castello di San Gimignano definisce le proprie strutture politiche e architettoniche, il colle non viene occupato, tagliato fuori anche dal primo circuito delle mura (da riferire verosimilmente all’XI secolo); solo sulle pendici orientali del colle, tra la fine dell’XI e gli inizi del XII secolo, esistevano delle costruzioni all’interno del circuito murario, ovvero una torre (trasformata successivamente nel campanile della Collegiata) e una piccola pieve, orientata a Occidente.

Bisognerà attendere la seconda metà del XIII secolo perché si costruisca stabilmente anche su Montestaffoli: infatti, se ancora nel 1214 si delimitava un’area di rispetto con il divieto assoluto di costruire in ipso Podio in ossequio a una antica consuetudine, negli statuti del 1255 tale divieto decade, anche se viene ribadito il rispetto per lo spazio del forum posto al di sopra del campanile dove il sabato si svolgeva il mercato del bestiame. Con l’erezione della seconda cerchia di mura (1235), tutto il colle è definitivamente inglobato nello spazio urbico.

Se escludiamo la notizia di alcune costruzioni attestate negli statuti del 1314, dobbiamo attendere il 1325 per aver certezza di costruzioni sul monte (una casa con chiostro e orti acquistati dai frati Domenicani), probabilmente là dove, dal 1329, venne edificato un convento che nel 1332 era già parzialmente terminato. Il complesso ebbe vita breve: smantellato nel 1353, fu trasferito nel castello del Vescovo per far posto alla fortezza fiorentina, come da accordo sottoscritto all’atto di sottomissione di San Gimignano a Firenze.

Il cassero, terminato nel 1358, aveva forma pentagonale a lati irregolari, con torri agli angoli e una porta di accesso verso il borgo con ponte lavatoio; all’interno erano presenti una cisterna per l’approvvigionamento idrico e un palazzo alto tre piani dove risiedeva il castellano.

Dopo l’ordine di smantellamento impartito da Cosimo I nel 1555, all’indomani della capitolazione senese, la rocca divenne di proprietà dei Marzi Medici (1567), per passare nei primi anni del XIX secolo ai marchesi Tempi e, nel 1847, alla marchesa Maria Ottavia Vettori.

Nel 1857, il principe Ferdinando Strozzi la comprò per donarla alla figlia come regalo per le nozze con il conte Francesco Guicciardini, alla cui famiglia è rimasta fino al 1978 (anno dell’esproprio da parte del Comune e della costituzione del Parco pubblico della Rocca). L’area e il parco pubblico sono sede di esposizioni e installazioni di arte contemporanea, mentre la villa Guicciardini, che domina lo spazio antistante pavimentato con mattoni, ospita il Museo del Vino Vernaccia di San Gimignano. Lo spazio interno al cassero è adibito a cinema all’aperto per la proiezione di spettacoli nell’ambito della rassegna estiva.

Bibliografia:

Acconcia V., Paesaggi etruschi in terra di Siena. L’agro fra Volterra e Chiusi dall’età del Ferro all’età romana, Oxford, Archaeopress, 2012

Baldini G., Note sul popolamento di età etrusca in Valdelsa: la ‘facies’ arcaica, in Schörner G. (a cura di), Leben auf dem Lande. ‘Il Monte’ bei San Gimignano: Ein römischer Fundplatz und sein Kontext, Internationales Kolloquium (Jena, 19. – 21. Juni 2009), Wien, Phoibos Verlag, 2013, pp. 145-177 (in particolare pp. 152-153)

Balestracci D., Breve storia di San Gimignano, Pisa, Pacini Editore, 2007

Balestracci D., Storia illustrata di San Gimignano, Pisa, Pacini Editore, 2009

Cammarosano P., Passeri V., I castelli nel senese. Strutture fortificate dell’area senese-grossetana, Siena, Nuova Immagine Editrice, 2006, pp. 390-394

Castaldi E., La Rocca di Montestaffoli in San Gimignano. Nozze Guicciardini–Majnoni d’Intignano, Poggibonsi, 1922

de Marinis G., Topografia storica della Valdelsa in periodo etrusco, Castelfiorentino, Società Storica della Valdelsa, 1977, p. 81

Fiumi E., Storia economica e sociale di San Gimignano, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 1961

Gagliardi I., Galli A., Salvestrini F., Tirinnanzi N. (a cura di)., Bibliografia di San Gimignano, Poggibonsi, Arti Grafiche Nencini, 1995

Mennucci A., San Gimignano, il colle di Montestaffoli e la collegiata. Archeologia, storia, urbanistica, in Bagnoli A. (a cura di), La collegiata di San Gimignano. L’architettura, i cicli pittorici murali e i loro restauri, Siena Protagon Editore, 2009, pp. 51-137

Merli R., Una tomba ellenistica in via San Matteo e qualche nuova considerazione sulle antichità etrusche nel sito urbano di San Gimignano, in “Miscellanea Storica della Valdelsa”, C, 1996, pp. 7-28

Pecori L., Storia della terra di San Gimignano, Firenze, Tipografia Galileiana, 1853 (ristampa anastatica a cura di Bartoloni V., Poggibonsi, Arti Grafiche Nencini, 2006)

Fonti: 

Archivio Storico della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Firenze

Archivio Musei Civici di San Gimignano, San Gimignano

Archivio dell’Associazione Archeologica Sangimignanense, San Gimignano

Testimonianze orali raccolte presso i soci dell’Associazione Archeologica Sangimignanense, in particolare da Pier Giuseppe Baldini, Francesco Saverio Gigli e Claudio Sanciolo

Libro Bianco del Comune di San Gimignano, in parte edito nel volume Ciampoli D. (a cura di), Libro Bianco di San Gimignano: i documenti più antichi del Comune (secc. XII-XIV), Siena, Cantagalli Edizioni, 1996

Statuti del Comune di San Gimignano del 1255 parzialmente pubblicati in Pecori L., Storia della terra di San Gimignano, Firenze, Tipografia Galileiana, 1853 (ristampa anastatica a cura di Bartoloni V., Poggibonsi, Arti Grafiche Nencini, 2006) pp. 662-741

Statuti del Comune di San Gimignano del 1314, pubblicati nel 1982 a San Gimignano in copia fotostatica e nel volume a cura di Brogi M., Gli albori del Comune di San Gimignano e lo statuto del 1314, Siena, Cantagalli Edizioni, 1996

Ciaccheri M., Cronichetta di San Gimignano, a cura di E. Sarteschi, Bologna, 1865

Autore scheda: Giacomo Baldini

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