La Tomba della scimmia – Chiusi
Luogo: Località Poggio Renzo
Comune: Chiusi
Data/periodo: Lo stile di questa tomba, fortemente influenzato dalle pitture funerarie di Tarquinia, la assegna al 480-470 a.C. E’ sicuramente la tomba più antica di Chiusi
Descrizione: La Tomba della Scimmia si trova nella Necropoli etrusca di Poggio Renzo, a quattro chilometri dalla città di Chiusi. Fu scoperta nel 1846 da Alessandro François, che non ha lasciato nessun resoconto dello scavo; fu poi abbandonata fino al 1873 quando la Commissione Archeologica ne venne in possesso e decise di costruirvi una scala di accesso in mattoni. In origine si accedeva alle camere funerarie attraverso un dromos lungo e profondo attualmente interrato sotto la sede stradale.
La tomba prende il nome dalla raffigurazione di una scimmia dipinta nel fregio che orna la camera centrale della tomba. L’ipogeo ha pianta a croce con quattro camere sepolcrali, la prima delle quali corrisponde ad un ampio vestibolo. I soffitti a cassettoni imitano i modelli lignei e presentano decorazioni pittoriche in rosso; in particolare nella camera di fondo i lacunari presentano agli angoli sirene e al centro una rosetta contornata da quattro foglie cuoriformi, mentre al centro del soffitto della camera centrale si trova una testina femminile. Tutte le camere presentano letti funebri ricavati nella roccia, scolpiti a basso rilievo in forma di klinai (letti per il banchetto). Le raffigurazioni della tomba sono concentrate in una fascia dall’altezza di circa 70 cm tutto intorno alla camera centrale. Sono delimitate in basso da uno zoccolo verde e da una cornice con motivo a greca e in alto da una cornice in rilievo dipinta in rosso con sotto un’ornamentazione a foglie stilizzate rovesciate. Il soggetto principale è costituito dai giochi funebri in onore della defunta che vi assiste seduta sotto un parasole. I soggetti scelti sono tipicamente maschili, nonostante siano dedicati a una donna: corsa delle bighe, una danzatrice equilibrista, un guerriero che esegue una danza pirrica, due pugili, un lanciatore di giavellotto con un giovinetto, due lottatori assistiti da un arbitro, dei volteggiatori su cavalli in corsa e infine la piccola scimmia incatenata a un albero che ha dato nome al sepolcro, animale raro nelle rappresentazioni etrusche e che potrà forse esser giunto dalle latitudini africane grazie ai commerci con Cartagine.
Chiusi è l’unica città dell’Etruria centro-settentrionale ad aver restituito un notevole numero di ipogei decorati con cicli pittorici. La tomba della Scimmia fa parte delle 18 tombe dipinte fino ad ora ritrovate.
Bibliografia:
Bersotti G., Chiusi. Guida storico-artista della città e del suo territorio, Chiusi, Tipolito “La gente”, 1994
Fabrizi F., Paolucci G., Chiusi. Rivivere il passato, s.l., Montepiesi, s.d.
Rastrelli A., Le tombe dipinte, in Rastelli A. (a cura di), Chiusi Etrusca, Chiusi, Edizioni Luì, 2000, pp. 154-165
Autore scheda: Elisa Laurini
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