Per le strade di Chiusdino

Luogo:  Chiusdino

Comune: Chiusdino

Descrizione: Alcuni gatti, sdraiati, si godono il fresco all’ombra di un distributore di benzina. È quasi ora di pranzo, il caldo è forte e per le strade di Chiusdino vecchia, quella medievale, non cammina nessuno. Degli uomini sono fermi a un bar all’ingresso del paese, prendiamo un panino perché abbiamo fame, il barista ha un forte accento sardo, nonostante non abbia forse più di trent’anni, l’appartenenza linguistica si trasmette per via familiare, in una zona dove per anni i sardi sono venuti a lavorare la terra che i mezzadri abbandonavano, introducendo i grandi allevamenti di pecore.

Le vie sono strette e tortuose, un dedalo che non aiuta il visitatore a ritrovare la strada, per quanto piccolo possa essere il percorso. Si sale e si scende, si gira in tondo vicino alle mura, dalle quali si vede tutto il paesaggio circostante, dandoti la sensazione di essere in aereo. Ogni porta, ogni finestra bassa che arriva sulla strada, è contornata di bottiglie di plastica piene d’acqua, così che gli animali, la notte, non facciano i loro bisogni sulle porte.

Nella sua lunghezza Chiusdino ha strade e mulattiere, case adorne di fiori rigogliosi, finestre basse socchiuse. In alto le grondaie disegnano parallele che si perdono nel cielo, i panni quasi asciutti si fanno scuotere dal vento mentre un fuoristrada ci sbarra la strada. Più avanti vendiamo un Ape Piaggio verde, quelle che ormai sono oggetti da museo, un motorino Bravo, un bambino che ripara la catena della sua bicicletta e poi parte via di corsa, mentre ci vede che cerchiamo di fotografarlo. Cerchiamo la chiesa locale, perché sono una meta fissa in ogni passaggio e perché offrono, nel caldo di luglio, un luogo fresco e sicuro dove passare alcuni minuti. La signora che ci offre le indicazione, anche lei sarda, ci fa seguire una strada per la quale ci perdiamo, e invece della chiesa troviamo la casa di San Galgano, ugualmente all’ombra e con la sorpresa di una miniatura della spada più celebre che si ritrova lì a pochi chilometri, con all’interno la reliquia del santo.
Si riparte da Chiusdino, mentre i gatti ancora si riposano all’ombra del distributore di benzina.

Autore scheda: Pietro Meloni