Labirinto di Porsenna a Chiusi
Luogo: Piazza Duomo, 7
Comune: Chiusi
Data/periodo: Epoca etrusca
Descrizione: Il cosiddetto Labirinto di Porsenna non è altro che un percorso sotterraneo, reso accessibile grazie al lavoro di recupero condotto dai volontari del gruppo archeologico “Città di Chiusi”, che si sviluppa per circa 130 m. sotto la cattedrale di Chiusi e la piazza adiacente; la visita ha inizio dall’Orto Vescovile attiguo alla Cattedrale e termina con la risalita in superficie e l’ascesa della torre campanaria.
I cunicoli che compongono il “Labirinto di Porsenna” sono solo una piccola porzione della complessa rete di gallerie scavate dagli etruschi nel sottosuolo di Chiusi; cunicoli che la tradizione popolare ha da sempre identificato con il labirinto posto alla base del monumento funebre di Porsenna, lucumone etrusco di Chiusi della fine del VI sec. a.C., di cui parla lo scrittore latino Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia.
Molto probabilmente invece la funzione di questi cunicoli era quella di drenare l’acqua piovana che filtrava nel terreno, incanalandola verso pozzi e cisterne, in modo da dotare la città di un’ampia scorta d’acqua.
Il complesso è particolarmente ingegnoso: i cunicoli larghi in media un metro ed alti due, talvolta rinforzati da blocchi di pietra, sono scavati all’interno del banco di arenaria e conglomerato, roccia estremamente porosa che consente il passaggio dell’acqua, mentre il fondo è ricavato in strati di argilla totalmente impermeabile. In questo modo l’acqua una volta filtrata all’interno del cunicolo viene intrappolata e incanalata verso i numerosi bacini di raccolta.
Completano il sistema idrico una serie di pozzi che, scendendo per decine di metri nel sottosuolo, vanno ad intercettare le falde freatiche sotterranee al fine di integrare le risorse di acqua potabile della città. Questo sistema di approvvigionamento idrico cessa di essere utilizzato in epoca ellenistico-romana quando, in base ai frammenti ceramici recuperati durante gli scavi, la rete di gallerie subisce un progressivo interramento finendo per essere utilizzata come discarica.
Particolarmente interessanti sono anche le strutture murarie poste di fronte all’ingresso del “labirinto” e studiate durante i lavori per la sistemazione del percorso sotterraneo; si tratta di resti delle mura di cinta tardo etrusche e romane edificate in vari momenti fra il IV e il II sec. a.C. su cui successivamente si imposta il muro di una casa medievale.
Bibliografia:
Sanchini, I cunicoli e le cisterne, in AA.VV., Chiusi Etrusca, pp. 192 – 201, Chiusi, 2000
Rastrelli, Lo scavo dell’Orto del Vescovo, in AA.VV., Chiusi Etrusca, pp. 186 – 289, Chiusi, 2000
Fabrizi, I cunicoli dell’Orto Vescovile di Chiusi: prime note sullo scavo in corso, in Aa.Vv., Archeologia a Chiusi, bollettino gruppo archeologico, pp. 3-8, Chiusi 1991
Fabrizi, Chiusi: Il Labirinto di Porsenna, leggenda e realtà, Cortona 1987
Links:
Voce di Wikipedia dedicata al labirinto di Porsenna
Pagina web dedicata al labirinto di Porsenna
Autore Scheda: Luca Nasorri
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