Ponte del Garbo ad Asciano
Luogo: Asciano
Comune: Asciano
Data/periodo: Seconda metà XIII secolo
Descrizione: II ponte, che vanta illustri e antichi natali, congiunge il paese con buona parte del territorio comunale, seguendo il tracciato della via provinciale Lauretana verso la città di Siena. Purtroppo non è più il venerando ponte sul cui tabernacolo l’illustre famiglia dei Medici aveva incastonato il suo famoso stemma: infatti nel corso del tempo ha subito ricostruzioni e rimaneggiamenti ed essendo cambiato profondamente l’assetto viario del territorio esso non ricopre più l’importante ruolo di unico passaggio sul fiume Ombrone che nel XIII secolo lo rendeva punto cruciale ed indispensabile di transito verso il paese di Asciano.
Esistono diverse teorie sul perché il ponte ascianese sia tutt’ora denominato Ponte del Garbo. Da una parte si pensa che tale epiteto sia stato assegnato proprio perché il ponte fu ricostruito con garbo ovvero con precisione, accuratezza e scrupolosità quando nel 1657 fu portato via dall’impeto dell’acqua. Il ponte infatti si presenta ampio, ad una sola arcata a tutto sesto del diametro di 17 metri; snello, con le spalle in pietra su cui si appoggiano le sue robuste estremità, e le spallette in laterizi col tabernacolo sul culmine della volta orlata di marmo bianco travertino, tipico di questa zona; dall’altra si pensa che l’appellativo del garbo derivi dal nome delle lane che nel XIV secolo venivano importate dalla regione portoghese dell’Algarve e che venivano regolarmente vendute nel paese di Asciano che all’epoca era una famosa piazza commerciale, ricca di fiere e mercati in cui si smerciavano soprattutto cereali, foraggi, vino e olio, ma era anche un luogo rinomato per le industrie tessili, del cuoio e della ceramica, la cui produzione è durata fino alla metà del XIX secolo. Detto questo, l’ipotesi più accreditata in merito al benevolo aggettivo assegnato al ponte ascianese è però un’altra e fa riferimento alla famosa battaglia di Montaperti del 4 Settembre 1260 in cui i ghibellini di Siena inflissero una dura sconfitta ai guelfi fiorentini. L’aiuto che gli ascianesi prestarono alla città di Siena in quella occasione valse agli abitanti di Asciano l’appellativo di garbati, per il valore delle armi e la fedeltà dimostrata a Siena sul campo di battaglia. Da quella data, pare, l’unico ponte che dava accesso al paese dei garbati ascianesi non poteva che essere denominato Ponte del Garbo.
Nel corso dei secoli, il Ponte del Garbo subì diversi crolli e tuttavia fu sempre prontamente ricostruito considerata la sua posizione strategica nel territorio. Le prime notizie certe circa l’esistenza del ponte risalgono al 1262, due anni dopo la battaglia di Montaperti, quando il Magistrato senese delle strade dette ordine di riparare «vie e ponti» (Statuto di Siena, distinzione III) sulla strada che da Siena conduceva ad Asciano. Certamente all’epoca il ponte doveva essere di legno e infatti nel 1290 fu distrutto facilmente da una forte piena del fiume Ombrone. Nel 1555, invece, la distruzione fu causata dalle truppe tedesche e spagnole in lotta contro Cosimo dei Medici. Subito ricostruito venne poi abbattuto nuovamente nel 1657 ancora una volta dalla potenza delle acque del fiume Ombrone in piena. In ultimo, il ponte fu ricostruito nel 1948 appena quattro anni dopo l’ultima distruzione, che avvenne nella notte tra il 27 e il 28 giugno del 1944, quando le truppe tedesche in ritirata lo fecero squarciare dalla violenza esplosiva delle mine. Per quattro anni quindi il fiume Ombrone si passò a guado.
Bibliografia:
A.A. V.V., Asciano il Paese del “Garbo”, collana Le Cento città d’Italia illustrate, fascicolo n° 297, Milano, Sonzogno
A.A. V.V., Asciano. La storia, le Contrade, il Palio e la sua gente, a cura dell’Associazione Contrade di Asciano e Comune di Asciano, Asciano, 2010
Benocci L., Lamorte C., Pellegrini C., Savelli A., Viaggio nei cinque sensi alla scoperta di Asciano, Collana Atlantide-guide, Siena, Primamedia Editore, 2006
Lucatti R., Asciano: racconti storici sul paese del Garbo, Asciano, 1987
Salvi F. (a cura di), Testo di Lucatti R., Asciano. Centro delle Crete Senesi, collana “Luoghi d’Italia”, Firenze, Octavo- Franco Cantini Editore, 1998
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Autore scheda: Marta Mazich
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