Storia di Asciano

Luogo: Asciano 

Comune: Asciano 

Denominazione: AssianumScianumSiscanumAzano 

Data/periodo: Quasi certe le origini etrusche del centro, con insediamenti risalenti alla seconda metà del VII sec. a.C. 

Descrizione: Il territorio attualmente occupato dal centro abitato di Asciano fu probabilmente sede di insediamenti etruschi, in particolare a partire dalla seconda metà del VII secolo a.C., come testimonierebbero le necropoli di Poggio Pinci e il tumulo del Molinello. 

Il primo documento che attesta l’esistenza del castello attorno a cui si formò l’attuale borgo può tuttavia  considerarsi il “Giudicato” del 714in cui si citava la chiesa battesimale di Asciano tra quelle oggetto di contesa tra i vescovi di Siena e di Arezzo. All’epoca il castello era proprietà dei conti Scialenghi, da cui il nome di Scialenga con cui viene anche definito il territorio. 

Asciano entrò a far parte dell’area di influenza senese tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo. In particolare, l’atto con cui si è soliti individuare il momento di definitiva incorporazione di Asciano nel contado senese è rappresentato dalla carta di donazione del conte Aldobrandino Cacciaguerra del 1168, che stabiliva gli obblighi, di carattere fiscale e soprattutto politico-militare alla base dell’alleanza tra Asciano, dominata dalla famiglia Cacciaconti, e Siena. La realtà che ne emerge è tuttavia quella di un borgo dalla già ben definita fisionomia politico-amministrativa, che permette di configurare l’Asciano dell’epoca come una sorta di embrionale organizzazione comunale, ponendola in una posizione più di parità che di insubordinazione con la città dominante, anche grazie ad una situazione di floridezza economica (importante ad esempio già all’epoca la coltivazione di zafferano) che proseguirà nel corso di tutto il XIII secolo. 

Il rapporto privilegiato con Siena, invece, sinterruppe presto, forse fin dal 1218, quando i rapporti tra Asciano e la città subirono un repentino peggioramento. Tanto è vero che nel corso del XIII secolo Asciano divenne zona di influenza dei Tolomei, che ne fecero anche base per azioni ostili contro la città dominante. Nel 1234 il castello fu attaccato e distrutto dai fiorentini. 

Nella battaglia di Montaperti Asciano si sarebbe particolarmente distinta per il contributo dato alla causa senese, tanto da conquistarsi l’appellativo di “paese del garbo”. 

Di nuovo fortificato dai senesi nel 1351, il centro ricevette nel 1369 la cittadinanza senese (che, per gli abitanti, significava essere equiparati ai cittadini senesi), come premio alla fedeltà dimostrata al potere centrale. Il legame con Siena era ribadito dalla presenza, sul territorio del comune, di un Podestà senese, con compiti amministrativi e giudiziari. 

Con la sconfitta della Repubblica senese, anche Asciano entrava a far parte del Granducato di Toscana e vi rimase fino al 1737. 

Da un punto di vista economico, la produzione cerealicola e la viticultura rimasero per anni le attività dominanti, facendo di Asciano un vero e proprio “granaio” di SienaImportantissima anche l’attività commerciale: il paese, grazie ai suoi cinque mercati dove le merci scambiate, in virtù di una concessione senese, erano esenti da gabelle, divenne ben presto luogo di incontro e di scambio per mercanti provenienti da tutta la Toscana ed oltre. Ma accanto all’attività agricola e a quella commerciale si sviluppò anche una produzione artigianale (lana, lino, cuoi, ceramica) portata avanti da un vero e proprio ceto imprenditoriale più proprio di una realtà cittadina che di una del contado; anche in questo caso, le attività poterono avvantaggiarsi di alcuni privilegi concessi da Siena, tra cui il riconoscimento dell’autonomia delle arti e dei mestieri. 

Una situazione privilegiata confermata da quanto scriveva il Repetti a proposito di Asciano: “un grandioso borgo fiancheggiato da comode e assai pulite abitazioni … Ha due piazze, una delle quali assai vasta serve ai settimanali mercati … Finalmente Asciano, se non è la terra più copiosa di abitanti, è certamente la più vasta e la più vaga di tutto il Compartimento senese”. 

Asciano mantenne la sua posizione di importante piazza commerciale fino alla fine del XIX secolo, quando iniziò a scontare in termini di isolamento il riassetto stradale e viario della provincia. 

Bibliografia: 

Barlucchi A., Il contado senese all’epoca dei Nove. Asciano e il suo territorio tra Due e Trecento, Firenze, Olschki, 1997

Cammarosano P., Passeri V., I castelli del senese. Strutture fortificate dell’area senese-grossetana, Siena, Nuova Immagine Editrice, 2006 

Ciampoli D., Lo Statuto del Comune di Asciano, uno strumento per studiare la storia di un territorio, in Scrivere il Medioevo. Lo spazio, la santità, il cibo. Un libro dedicato ad Odile Redon, a cura di B. Laurioux e L. Moulinier-Brogi, Roma, Viella, 2001, pp. 97-102 

Giorgetti G., Le crete senesi nell’età moderna. Studi e ricerche di storia rurale, a cura di L. Bonelli Conenna, Firenze, Olschki, 1983 

L’archivio comunale di Asciano. Inventario della sezione storica, a cura di P.G. Morelli, S. Moscadelli e F. Pappalardo, Siena, 1985 

Lo Statuto del Comune di Asciano del 1565, a cura di D. Ciampoli, Siena, 2000 

Lucatti R., Asciano 3. Altri racconti storici e documenti inediti, Asciano, Cassa rurale ed artigiana, 1990 

Lucatti R., Asciano terra d’Etruria, Siena, 2004

Lucatti R., Asciano. Racconti storici sul “Paese del garbo”, Asciano, 1997

Lucatti R., Asciano: centro delle crete senesi, Firenze, Octavo, 1998 

Lucatti R., Storia di Asciano, Asciano, 1993 

Tanganelli G., Asciano e le sue terre. Notizie storiche e canti della mencia, Siena, Edizioni U. Periccioli, s.d. 

Links:  

Sito del Comune di Asciano

Scheda su Asciano in Dizionario Repetti online 

Note: Tra storia e leggenda: secondo la leggenda, le origini di Asciano sarebbero legate ai fatti che portarono alla fondazione di Roma. I figli di Remo, Senio e Ascanio, sarebbero infatti fuggiti da Roma per sfuggire alle ire dello zio Romolo. I due fratelli, accampatisi rispettivamente lungo il fiume Tressa e lungo il fiume Ombrone, avrebbero fondato due villaggi da cui poi sarebbero nate Siena e Asciano. 

Lo Statuto del comune di Asciano (1465): diviso in quattro parti (uffici del Comune, diritto e procedura civile, diritto e procedura penale, disposizioni sul danno dato), rappresenta una fonte fondamentale per la ricostruzione della storia del comune. La prima versione risale probabilmente al 1212, a cui ne seguirono poi altre, sempre più precise e dettagliate man mano che aumentava la complessità delle questioni da regolate, nel corso dei secoli successivi. 

Autore scheda: Eleonora Belloni 

 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento