Filiale del Monte dei Paschi di Siena a Colle di Val d’Elsa

Luogo: Via di Spugna 2 – 8/ via della Ruota 1

Comune: Colle di Val d’Elsa

Data/periodo: 1973 – 1983; varianti e aggiunte eseguite dall’architetto Sacchi nel 1988: cortina frangisole sul fronte est, copertura di una porzione della terrazza, nuovi arredi per gli uffici ed il salone

Descrizione: L’edificio sorge nell’antico Borgo di Spugna, nel resede del neogotico lanificio Susini, realizzato da Antonio Salvetti nel 1920. Il lanificio fu demolito per lasciare spazio alla filiale del Monte dei Paschi di Siena, opera di Giovanni Michelucci (1891- 1990) commissionata già nel 1973 dall’istituto bancario, poi terminata nel 1983.
Il progetto iniziale prevedeva l’inserimento di una strada porticata con copertura a tenda nel tessuto urbano medievale: l’idea originale era quella di realizzare una struttura organica, libera e praticabile, con volumi articolati e numerosi elementi di raccordo. Questa disposizione è stata rivista nel corso degli anni, ed ha portato alla realizzazione al piano terreno di un grande piazzale coperto e lastricato.
La prima redazione del progetto è del 1975: idea grafica poi rivista in corso d’opera grazie alla collaborazione con l’architetto Bruno Sacchi e la ditta Febo Pecciolini che ha eseguito i lavori.

L’opera, immediatamente riconoscibile nel panorama cittadino, quasi un punto di riferimento urbanistico a sé stante, mostra le cifre stilistiche del suo autore nella scansione delle rosse barre metalliche che si dispongono in maniera libera nello spazio, quasi costituissero una rete di sostegno ai cinque piani dell’edificio, diversamente articolati e suddivisi in locali grandi, illuminati da ampie vetrate.
Il contrasto tra il nucleo in muratura e il rivestimento leggero è esaltato da una serie di percorsi interni ed esterni con scale, passerelle, vani coperti e terrazze belvedere.
Il basamento è realizzato con pietra estratta lungo il greto dell’Elsa, un travertino locale che simboleggia la tradizione, per dialogare con le strutture urbane in un costante continuum architettonico.
Al piano seminterrato sono collocati il garage e il caveau (inserito in una gabbia di cemento armato).
È interessante notare come l’opera sia stata al centro di un vivo dibattito da un punto di vista critico, in primis per la riflessione di Michelucci sugli spazi della città, tesa a privilegiare una prospettiva plurima e mobile, per seguire la gente che si muove mentre vive gli spazi, quasi a voler entrare nella complessità delle relazioni che vi si instaurano.

Bibliografia:

Italia. Gli Ultimi trent’anni, Milano, 1992, p. 280

L’architettura è un tetto, (Red), “Frames”, 9, ottobre-dicembre 1985, pp. 14-19

Belluzzi A., Conforti G., Architettura italiana 1944/84, Bari, 1985, pp. 61-62

Belluzzi A., Conforti G., Giovanni Michelucci, Milano, 1990, pp. 176-177

Buscioni C., Monte dei Paschi di Siena, Colle Val d’Elsa, in “La città di Michelucci”, Fiesole, 1976, pp. 153-158

Dezzi Bardeschi M., Giovanni Michelucci. Un viaggio lungo un secolo, Firenze, 1988, pp. 222-225

Oppi Ferretti G., Costruire spazi necessari ad una vera vita, “Il Campo”, 24.11.1983, p. 52

Polano S., Guida all’architettura italiana del Novecento, Milano, 1991, p. 378-379

Sacchi B., Quaroni L. (a cura di), Giovanni Michelucci, Londra, 1978, pp.37-42

Sennato M., Sede di una banca a Colle Val d’Elsa, “L’industria delle costruzioni”, 169, novembre 1985, pp. 6-13

Fonti:

Archivio Comune di Colle di Val d’Elsa, Ufficio Urbanistica

Archivio Monte dei Paschi di Siena, Ufficio Tecnico

Centro Michelucci, Pistoia

Autore scheda: Federica Casprini

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