Fonte delle Fate a Poggibonsi

Luogo: Strada di San Francesco

Comune: Poggibonsi

Data/periodo: XIII sec.

Descrizione: La Fonte delle Fate, originariamente chiamata Fontana di Vallepiatta, è l’unica fonte medievale superstite del castello di Poggiobonizzo, raso al suolo dai Fiorentini nel 1270. Risalente agli anni centrali del XIII secolo, è attribuita al maestro lombardo Balugano da Crema.

La fonte, mancante della parte sommitale, si compone di sei arcate doppie a sesto acuto, realizzate a conci regolari di pietra alberese con all’interno, sotto volte a crociera, delle vasche per la raccolta delle acque che provengono per lento deflusso dalla soprastante collina, attraverso un sistema di incanalamento. Di fronte alle arcate, un piazzale con una vasca laterale, cinto da spessi muri di calcare cavernoso.

Alla fine del Quattrocento, durante la realizzazione della Fortezza medicea di Poggio Imperiale progettata da Giuliano da Sangallo, la fonte fu in gran parte colmata dal terreno di riporto e solo nel 1803, durante un lavoro di escavazione per la realizzazione di una vigna, venne ritrovata e riportata alla luce.

Nel 1998, in occasione della manifestazione Arte all’Arte. Arte, architettura, paesaggio, evento promosso dall’Associazione Arte Continua che si tiene annualmente in Toscana, l’artista Mimmo Paladino ha progettato per la Fonte delle Fate una suggestiva istallazione dal titolo I Dormienti, nella quale ha affiancato due soggetti scultorei: il coccodrillo, tema sul quale lavorava da diversi anni, e la figura umana addormentata. Così la fonte, sospesa nella campagna fra le rovine della fortezza e degli abitati medievali, la chiesa di San Lucchese e il fascino neogotico del Castello di Badia, è divenuta dimora dei suoi silenziosi abitanti: molti uomini coricati in posizione fetale e numerosi coccodrilli disposti secondo un ordine casuale e visibili solo affacciandosi al parapetto.

Le sculture, adagiate su piani di ferro di diversa grandezza, sono parzialmente immerse nelle acque, che variando di livello (a causa delle piogge) le sommergono o le rivelano. La vegetazione sulle pareti e il picchiettare delle gocce d’acqua creano un’atmosfera suggestiva e sospesa.

L’opera I Dormienti è stata donata dall’artista Mimmo Paladino alla città di Poggibonsi nel 2000.

Bibliografia:

Antichi C., Poggibonsi: pagine di storia, uomini illustri, monumenti ed opere d’arte, leggende, notizie diverse, bibliografia, Poggibonsi, Quaderni poggibonsesi, 1965, pp. 186-187

Eno B. e Paladino M., I dormienti, Milano, A. Cetti Serbelloni, 2000

Matzner F. e Vattese A. (a cura di), Arte all’Arte 98, vol. 3 di Arte Continua, Montespertoli, Maschietto & Musolino, 1998, pp. 122-127

Quaderni del Centro Studi Romei”: La Fonte delle fate, n. 3, Poggibonsi, 1990

Autore scheda: Silvia Vellini

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