Chiesa di Santo Stefano a Cerreto Selva – Sovicille

Luogo: Cerreto Selva

Comune: Sovicille

Data/periodo: XII-XIII secolo

Descrizione: La chiesa di Santo Stefano a Cerreto Selva sorge in posizione sopraelevata, sulla cima di una collina e domina il paesaggio circostante. Nonostante lo stato di abbandono in cui si presenta la chiesa, si possono individuare parti dell’originale impianto romanico nel filaretto di pietra arenaria tufacea all’esterno della facciata e nel fianco sinistro, dove è visibile anche un portale oggi tamponato. La chiesa fu pesantemente ristrutturata nel corso del Settecento, quando le fu addossata la canonica in cui si staglia il campanile a vela.

Si accede al sagrato della chiesa attraverso una rampa di scale in pietra che permette di raggiungere il livello dell’ingresso, il portale è costituito da un’apertura rettangolare con un architrave in pietra su cui poggia un arco a tutto sesto in mattoni, oggi tamponato, ma che probabilmente in origine costituiva la lunetta. In facciata, sopra al portale, si apre una semplice finestra rettangolare e, sopra, il tetto a spioventi è coperto con coppi.

Nel corso del Settecento l’esterno fu completamente intonacato, come lo si vede ancora oggi nonostante le cadute e l’interno fu decorato da pitture, stucchi e arredi in stile barocco. Articolato su tre campate con copertura a volte, lo spazio interno della chiesa presenta tre altari, datati tra il secondo e il settimo decennio del Settecento. Una bella cantoria lignea addossata alla controfacciata completava l’arredo insieme agli scanni del coro, realizzato nel 1641 per la Confraternita di Santo Stefano di Siena e acquistato dalla comunità di Cerreto dopo la soppressione leopoldina delle Confraternite laicali. Oggi il coro è conservato all’interno della chiesa di Santa Mustiola a Torri.

L’altare maggiore della chiesa è ornato dalla tela con Il Martirio di Santo Stefano, opera del pittore senese Aurelio Martelli Mutolo, ai lati sono dipinti a tempera su muro Santa Caterina e San Bernardino, entrambi genuflessi. Sull’altare vi è la tela settecentesca con Sant’Atanasio, san Gaetano e sant’Antonio Abate che adorano la croce, opera di Giuseppe Fantastici. Dalla chiesa di Cerreto Selva proviene anche la Madonna con Bambino di un seguace di Francesco di Giorgio Martini, trasferita nel museo Diocesano e d’Arte sacra di Siena.

Bibliografia:

Moretti, V. Passeri, Pievi, castelli, ville. Architettura e assetto urbanistico, in Sovicille, a cura di R. Guerrini, Cassa Rurale e Artigiana di Sovicille, Milano, Electa, 1988, p. 72

Boetti, Suovis Locus ille, Sovicille. Vicende delle sue origini nella storia, Sovicille-Siena, Cassa Rurale di Sovicille, 1980, pp. 209-210

Repetti, Dizionario Geografico fisico storico della Toscana, I, Accademia dei Georgofili, Firenze, 1834, p. 662

Fonti:

Scheda ICCD di riferimento: ASBAP Si e Gr: scheda di catalogo n. 00494975 (compilata da P. Scattoni, 1976)

ASS, ms G. Merlotti, Relazione storica di tutte le antiche e moderne parrocchie di campagna […] diocesi di Siena, 1881, pp. 134-135

Note: I resti dell’impianto originale della chiesa di Santo Stefano ricordano il passato fiorire del castello di Cerreto Selva, distrutto nel 1396 dai fiorentini che misero a ferro e fuoco il territorio della val di Merse, in seguito all’accordo dei senesi con Gian Galeazzo Visconti Duca di Milano.

Autore scheda: Irene Sbrilli