Il castello di San Gimignanello – Rapolano Terme
Luogo: Serre di Rapolano
Comune: Rapolano Terme
Data/periodo: XI secolo
Descrizione: Il castello di San Gimignanello si trova fra la Val di Chiana e la Valle dell’Ombrone, vicino alla superstrada che da Bettolle porta a Siena, poco prima di Serre di Rapolano.
Il primo documento scritto che riguarda San Gimignanello è del febbraio 1022. Con questo documento, stipulato proprio tra le mura del castello di Sanctum Gemignanum, il giovane conte Gualfredo (figlio del conte Ranieri di Gualfredo della dinastia dei Cacciaconti) donava al Capitolo della Cattedrale di Arezzo la quarta parte della Chiusa che fu del Marchese Oberto in Val di Chiana. Già nel corso del 1200, per distinguere questo luogo dall’omonimo comune della Val d’Elsa, si comincia ad usare la denominazione di San Gimignano presso Montalceto, trasformata poi nel diminutivo ancora oggi in uso.
Le origini della famiglia Cacciaconti si collegano a quelle della grande consorteria feudale dei signori della Berardenga, discesi molto probabilmente da un Winighisi, che negli anni 867-868 fu conte di Siena e di Roselle. I Cacciaconti possedevano un certo numero di castelli nella zona delle Crete: ebbero infatti come feudo Asciano (da cui il nome di conti Scialenghi o della Scialenga), Rapolano, Scrofiano e Trequanda. Nel XII secolo la famiglia Cacciaconti, in lotta con Siena e con i suoi alleati, riuscì a sottrarre il castello di San Gimignanello alla Consorteria dei Baroti. Nel 1175, tuttavia, nel giuramento di pace prestato dagli Scialenghi alla città di Siena, fu contemplato l’impegno a restituire San Gimignanello ai Baroti. Anche se l’impegno fu sottoscritto, il castello continuò comunque ad essere inserito nell’ambito di sovranità degli Scialenghi almeno fino al 1213, quando i residenti del castello – poco più di una cinquantina di famiglie – parteciparono al giuramento richiesto dal Comune di Siena alle comunità sotto il dominio della Scialenga e della Valdichiana. Nel 1212 , un solo anno prima del giuramento, San Gimignanello fu acquistato dai Senesi, tramutato in fortilizio e fatto residenza di un giusdicente minore sotto gli ordini immediati del Podestà di Siena.
Successivamente, la nobile famiglia senese dei Sansedoni, che subentrò in molti possedimenti ai conti della Berardenga e della Scialenga, fece riedificare la Chiesa di San Fabiano all’interno del castello, che era diventato ormai la residenza di campagna della famiglia.
Attualmente, del castello originario rimane solo il volume della torre in pietra, pesantemente rimaneggiata e modificata. La restante parte è stata ricostruita con gusto romanico nel corso dell’Ottocento.
Il castello è sede di una vasta azienda agricola, la Tenuta San Gimignanello, che si sviluppa nel territorio dei tre comuni di Rapolano Terme, Asciano e Sinalunga. La produzione primaria dell’azienda è quella del vino Chianti Superiore D.O.C.G. e dell’olio extravergine di oliva.
Bibliografia:
Cammarosano P. e Passeri V., I Castelli del Senese. Strutture fortificate dell’area senese-grossetana, Siena, Nuova Immagine, 2006
Lecchini E. e Mazzini D., Rapolano e il suo territorio. Notizie e documenti, a cura dell’Amministrazione Comunale di Rapolano, Rapolano Terme, 1983
Repetti E., Dizionario Geografico Fisico della Toscana, Scheda num. 24560/ 2166, volume 2 , pp. 444- 445; volume 5, pp. 34- 35, p. 276, Firenze, 1833- 1846
Links:
Sito della Tenuta San Gimignanello
Autore scheda: Marta Mazich
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