Il boom economico a Poggibonsi

Luogo: Poggibonsi

Comune: Poggibonsi

Data /periodo: Anni Cinquanta e Sessanta del Novecento

Descrizione: Le condizioni per il cosiddetto “boom economico”, che nasce dall’opera di ricostruzione post-bellica, si delineano in Toscana a partire dalla fine della mezzadria, la più estesa forma di lavoro rurale e di socialità dell’Italia centrale fino agli anni Cinquanta del Novecento.

Poggibonsi, fino agli anni Cinquanta, si reggeva su un’economia legata al piccolo artigianato e, soprattutto, alla produzione agricola mezzadrile. Dopo la Seconda Guerra mondiale questo modello cede, per diversi motivi: l’insostenibilità economica e, soprattutto, il desiderio delle nuove generazioni di immaginare un futuro svincolato dall’eredità dei padri.

La crisi del mondo contadino ha come conseguenza non solo lo spopolamento delle campagne, ma anche l’emergenza occupazionale, che colpisce soprattutto le nuove generazioni. In una zona dell’Italia particolarmente depressa come la campagna toscana, le soluzioni alla crisi sono difficili: ci si può spostare nelle grandi città, nella speranza di entrare a far parte del grande ceto medio impiegatizio o dar sostanza alla classe operaia, oppure (è il caso di Poggibonsi e della Val d’Elsa tutta) ci si può reinventare come piccoli imprenditori. Nasce così, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, quella che i sociologi hanno chiamato la “Terza Italia”, ovvero quella parte dell’Italia centrale e del Nord Est che è riuscita a risollevarsi dalla crisi attraverso la creazione di distretti industriali fondati sulla piccola e media impresa.

A Poggibonsi, il boom ha come protagonisti i figli dei contadini, giovani che erano riusciti a mettere qualche soldo da parte – magari per sposarsi – e che, talvolta spinti a seguire l’esempio di qualche amico, decidono di impegnarsi in quella che alcuni antropologi locali, in un progetto di ricerca sul “miracolo economico” che ha determinato la transizione dal mondo contadino a quello urbano, hanno chiamato “l’impresa della piccola impresa”: un modello sociale che ha prodotto benessere ed emancipazione, riproducendo nel contempo le logiche familiari e sociali sperimentate nel contesto mezzadrile. Cristallerie, piccoli atelier, botteghe artigiane e, a Poggibonsi, soprattutto mobilifici, che hanno rappresentato fino alla fine degli anni Settanta una realtà in continuo sviluppo, capace di assorbire lavoratori non solo dalle campagne ma anche da città e paesi circostanti come San Gimignano e che, in alcuni fortunati casi, hanno visto gli imprenditori aprire sedi secondarie in altre città italiane, salvo poi ridimensionarsi con la crisi degli Ottanta e Novanta. I mobilifici hanno rappresentato una realtà economica particolare, capace di incidere sugli stili di vita, sul gusto e sulla definizione di una nuova dimensione domestica in cui l’arredamento, ricercato e funzionale, risponde a nuovi bisogni anche estetici.

Bibliografia: 

De Simonis P., Lerario M.G., Io penso che non si ripeta. Voci, oggetti e immagini del boom di Poggibonsi, Gli Ori, Pistoia, 2011

Autore Scheda: Pietro Meloni

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