Chiesa e convento di San Francesco a Colle di Val d’Elsa

Luogo: Colle di Val d’Elsa

Comune: Colle di Val d’Elsa

Descrizione: La chiesa e convento di San Francesco sorgono su una collinetta isolata rispetto all’abitato di Colle, dove i primi seguaci del santo di Assisi si radunavano per le preghiere comuni in una piccola cappella.

Nel 1217 il Comune di Colle assegnò il terreno ai frati minori per la realizzazione della chiesa e del convento. Secondo la tradizione, il terreno venne offerto direttamente al santo d’Assisi, che passò per Colle di Val d’Elsa nel 1221. Nel 1229 venne celebrata la posa della prima pietra e nel corso del secolo si procedette alla costruzione dell’edificio, il cantiere artistico cittadino più interessante del XIII secolo.

La chiesa, a navata unica con copertura a capriate lignee terminante con un coro rettangolare voltato e finestra bifora, aveva lungo i lati quattro finestroni in stile gotico a monofore ogivali. Tra il 1335 e il 1338 venne costruito il Ponte dei Frati, a nove arcate, per collegare il convento al Borgo di Santa Caterina.

Durante l’assedio da parte delle truppe del Duca di Calabria, nel 1479, la chiesa fu probabilmente molto danneggiata e in seguito vennero eseguiti lavori di ammodernamento che portarono, nel 1485, ad una nuova consacrazione (come riporta la lapide posta in facciata). In occasione di quei lavori venne costruito anche il chiostro adiacente alla chiesa, di gusto rinascimentale con archi a tutto sesto sostenuti da colonne in pietra serena dai capitelli scolpiti, e il portico a cinque arcate della facciata.

Dal 1736 al 1739 vennero eseguiti, ad opera del Vescovo di Colle Monsignor Ballati Nerli e con il contributo di famiglie benestanti, lavori che portarono a una trasformazione profonda dell’aspetto gotico della chiesa. Vennero infatti costruiti pilastri per la realizzazione di un soffitto a volte che nascose la vecchia copertura lignea dipinta a motivi geometrici. Dalla navata vennero rimossi gli altari in legno, che furono sostituiti da nuovi altari in gesso e stucco e grandi dipinti su tela. L’inserimento degli altari settecenteschi distrusse parzialmente il ciclo pittorico delle pareti, che fu coperto da vari strati di imbiancatura, e comportò la rimozione delle vetrate decorate e il tamponamento delle monofore, che vennero sostituite da finestre rettangolari (come si può vedere sul fianco destro della chiesa). In occasione di questi lavori, venne rinnovato anche il campanile, risalente al 1592 e di nuovo restaurato durante gli ultimi lavori nel 1992.

Tra la fine del Settecento e i primi anni del secolo successivo, il complesso ospitò gli infermi dall’ospedale di San Lorenzo, chiuso per lavori. Nel 1866 il convento venne soppresso e le opere custodite al suo interno trasportate altrove: i dipinti su tela, ad esempio, fanno oggi parte della collezione della Pinacoteca Nazionale di Siena. L’edificio venne quindi adibito ad usi diversi fino a quando, negli anni Trenta del Novecento, il Vescovo di Colle Francesco Niccoli lo acquistò e lo restaurò per destinarlo al nuovo seminario, aperto nel 1940.

La facciata in pietra arenaria, nel corso del Novecento, è stata riportata all’originario aspetto a capanna secondo lo schema tardoromanico, con l’abbattimento del portico antistante l’ingresso e la costruzione di un finestrone di gusto neogotico in sostituzione della finestra rettangolare settecentesca. A sinistra della facciata, si ha l’ingresso al chiostro quattrocentesco, un lato del quale è costituito dal fianco della chiesa. Le pareti del chiostro ospitano epigrafi e lapidi mortuarie, a testimonianza dell’antico cimitero custodito dai frati minori, insieme ad alcuni frammenti di affresco e sinopie, probabilmente facenti parte di un ciclo trecentesco di scuola duccesca andato perduto. Da segnalare una Madonna col Bambino in Maestà, opera di Giovanni Maria Tolosani, e un monumento funebre ad “arcosolio”, con il Redentore benedicente scolpito nella cuspide dei primi del Trecento. Di un secondo chiostro, risalente al XIV secolo, resta solo uno dei quattro originari lati con archi a tutto sesto e colonne in pietra serena che sorreggono una tettoia lignea e un pozzo.

L’interno della chiesa è il risultato di un restauro del 1992 che ha recuperato parti del ciclo pittorico sia nella zona del presbiterio, sia dietro gli altari settecenteschi. Lo studio delle pitture murali ha portato a riconoscere fra i vari artisti Cennino Cennini, autore degli affreschi dietro gli altari più prossimi all’ingresso, di Giovanni Maria Tolosani, al quale sono attribuiti i Santi intorno alla Pietà dietro il secondo altare a destra, e di Pier Francesco Fiorentino, autore dell’affresco nel presbiterio che ritrae San Francesco.

Da notare anche due monumenti funebri: uno nella controfacciata, del colligiano Emilio Luci, risalante al 1699, e l’altro del musico Antonio Giacobbi, eretto nel 1740 sulla parete destra, vicino all’altare maggiore. Nel presbiteriale si trova una balaustra in marmo giallo di Siena e dietro l’altare maggiore un crocifisso ligneo policromato di intagliatore fiorentino del primo Cinquecento.

Bibliografia:

Bastianoni C., Casprini F. e Ninci R. Guida storica illustrata di Colle di Val d’Elsa, Pisa, Pacini Editore, 2011, pp. 48-49

Biadi L. (a cura di), Storia della Città di Colle in Val d’Elsa, Firenze, Campolmi, 1859

Braccagni M. e Rossi L., Colle, Siena, Periccioli, 1989, pp. 64-68

Lepri A. e Marconi S., La chiesa di San Francesco in Colle di Val d’Elsa. Rilievi e studi, Colle Val d’Elsa, Grafiche Boccacci, 2000

Marzini R., La chiesa e il convento di S. Francesco in Colle di Valdelsa in “Miscellanea Storica della Valdelsa”, XXXVIII, fasc. 1-2, 1930, pag. 20-32

Ninci R., Colle di Val d’Elsa: una memoria storica da salvare, Colle Val d’Elsa, Grafiche Boccacci, 1996

Fonti:

SBAP SI: 09/00494931; 09/00494930 (Ravagni D. 1997)

Autore scheda: Silvia Vellini

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