Ospedale San Lorenzo a Colle di Val d’Elsa

Luogo: Colle di Val d’Elsa

Comune: Colle di Val d’Elsa

Descrizione: L’ospedale di San Lorenzo venne costruito per volontà testamentaria di Fulvio Usimbaldi, che desiderava la nascita di una nuova struttura assistenziale a servizio della comunità colligiana.

La costruzione dell’ospedale, insieme a quella di altri edifici di rilevo, contribuiva all’opera di autocelebrazione che la famiglia Usimbardi intraprese dopo l’elezione a primo vescovo della città di uno dei suoi membri.

Nel 1628, Francesco Usimbardi entrò in possesso di diversi immobili nella zona di nuovo sviluppo urbano presso la porta Volterrana e dette inizio ai lavori. Il nuovo ospedale, intitolato a Lorenzo Usimbardi, senatore alla corte di Cosimo II, venne inaugurato nel 1635 e si sostituì al più antico Spedale di Ricovero (attuale Teatro dei Varii). Nel 1638, Claudio Usimbardi lasciò disposizione di ingrandire l’ospedale e di dotarlo di una spezieria, al fine di fornire medicinali al vicino monastero di San Pietro (costruito anch’esso dalla famiglia), alla popolazione del borgo di Santa Caterina e ai poveri della città. Grazie a una donazione immobiliare, nel 1941 si potette dare avvio alla costruzione della bottega di spezieria.

Nel 1658, la famiglia Usimbardi si estinse e l’ospedale passò prima sotto l’amministrazione della compagnia laicale colligiana di Santa Croce al Borgo e poi, nel 1663, a seguito di contrasti con il Vescovo di Colle, sotto il controllo dei capitani di Santa Maria del Bigallo di Firenze.

Durante il periodo lorenese l’ospedale di San Lorenzo ebbe una stagione di nuova fioritura, anche perché le riforme di Pietro Leopoldo investirono ampiamente l’ambito sanitario mediante un organico riassetto del sistema ospedaliero. Verso la fine del Settecento, su iniziativa del Granduca, alcuni esperti furono chiamati a presentare progetti di riordinamento e di adeguamento strutturale dell’ospedale alle nuove esigenze sanitarie. Nel 1786 venne approvato il progetto presentato dal protomedico fiorentino Pietro Visconti e, nello stesso anno, presero avvio i lavori sotto la direzione di Zaccaria Buonaccorsi (durante i lavori i malati vennero temporaneamente ospitati nel convento di San Francesco). Nel 1789, l’architetto Giuseppe Valentini eseguì i disegni della facciata, una struttura sobria, razionale e uniforme, dipinta ad intonaco giallo, dove il gusto neoclassico si sposa con l’essenzialità degli elementi architettonici, in perfetta sintonia con lo stile dell’epoca. Nel 1794 la nuova costruzione era ultimata.

Il palazzo si sviluppa su tre piani e sull’ala destra ospita la spezieria, a cui si accede da una porta con frontone in arenaria. Il prospetto ordinato in simmetria è delimitato da angolature in falso bugnato e ha le porte e le finestre del primo piano circondate da cornici in pietra arenaria, mentre quelle del secondo sono inquadrate da specchiature rettangolari. Le finestre del terzo piano si trovano a ridosso del cornicione a dentelli, al di sotto delle falde del tetto. Sopra il portale d’ingresso fu apposta, in occasione della ristrutturazione leopoldina, una lapide in marmo con iscrizione commemorativa.

L’edificio è rimasto adibito ad ospedale fino al 2000. Dal 2009 è diventato un hotel, mantenendo  il nome “Palazzo San Lorenzo” in riferimento al titolo dell’antico ospedale. L’ingresso all’antica spezieria immette oggi alla spa dell’albergo.

Bibliografia:

Bastianoni C., Casprini F. e Ninci R., Guida storica illustrata di Colle di Val d’Elsa, Pisa, Pacini Editore, 2011, pp. 38-40

Casprini F., L’Ospedale di San Lorenzo, in Casprini F. (a cura di), Il Settecento a Colle, atti del convegno di studi a cura della Società degli Amici dell’Arte (Colle di Val d’Elsa, Teatro dei Varii, 10-11-12 aprile 2011), Colle di Val d’Elsa, Tipografica Vanzi, 2013, pp.163-177

Francioli M. e Francioli E., Colle di Val d’Elsa. Studio monografico e guida, Colle di Val d’Elsa, Editoria Tipografia Boccacci, 1978

Romby C. G., Rinnovamento e permanenze: norme edilizie e trasformazioni urbanistiche in Colle “città”, in AA.VV., Colle di Val d’Elsa nell’età dei granduchi medicei. “La Terra in Città et la Collegiata in Cattedrale”, Firenze, Centro Di, 1992, pp. 87-88

Fonti:

SBAP SI: 09/00494347 (Ravagni D. 1997)

Autore scheda: Silvia Vellini

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