Collezione etnografica dell’Auser a Monticiano

Luogo: Monticiano

Comune: Monticiano

Denominazione: Museo delle piccole cose di una volta

Data/periodo: Dal 2007 al 2010

Descrizione: Il “museo delle piccole cose di una volta” raccoglieva oggetti quotidiani provenienti dalle case di gente comune, di artigiani, contadini e boscaioli residenti a Monticiano.
Il museo ha avuto una vita breve. È nato nel 2007 circa, quando Anna Bani dell’Auser, un’associazione di volontariato, ha organizzato una prima piccola esposizione di “cose di una volta” in occasione di un presepe vivente. La mostra ebbe un discreto successo, al punto che il sindaco di allora pensò che si potesse creare un museo, spingendo Anna Bani e Enzo Pepi a raccogliere oggetti del passato e donando egli stesso i primi oggetti (delle bigonce).

Nel tempo si accumulò una discreta collezione di oggetti provenienti da donazioni spontanee. Ad ogni nuova donazione, l’oggetto veniva numerato e sommariamente catalogato attraverso l’apposizione di cartellini di carta, che oggi sono purtroppo quasi tutti deteriorati o persi. Nei casi dove rimangono, i cartellini servono a identificare gli oggetti e ricondurli al nome del donatore.

La collezione comprende 156 oggetti tra i più vari: ci sono le chiappèllore, il bucaburisto,lo zipolo in legno, la mazzànghera, il setaccio, lo scaldaletto, il mànfano, il caratello, la bigoncia, il pennato, la paletta, il corno, il segaferri, il soleggino, il vanghino, il forcone, il rastrello, l’ubbidiente, l’appendi-paiolo, il coltello, la lesina, la spatola, il bilancino, la zappa, qualche strumento musicale. Oggetti che custodiscono saperi e memorie stratificate e raccontano un passato quasi interamente scomparso.
La collezione si è spostata in diversi locali. Oggi riposa in uno scantinato inadeguato. È un patrimonio di piccole cose dimenticate che chiede di essere rispolverato e riportato alla luce.

Autore scheda: Pietro Meloni