Chiesa di San Bartolomeo ad Ancaiano – Sovicille

Luogo: Ancaiano

Comune: Sovicille

Data/periodo: XIII-XIX secolo

Descrizione: Attraverso un viale alberato si raggiunge la chiesa di San Bartolomeo che sorge in posizione isolata, a poca distanza dal borgo di Ancaiano. L’edificio ha una pianta a croce latina e un’unica navata che si conclude con un’abside semicircolare. La navata presenta una copertura con volta a botte e nell’intersezione tra la navata e il transetto si imposta una grande cupola emisferica con lanterna, protetta all’esterno da un tamburo cilindrico in cotto. Lungo il prolungamento della navata, a destra, a filo del transetto, si inserisce il campanile, mentre a sinistra si trova la sagrestia che ha un accesso anche esterno.

Le membrature architettoniche d’ispirazione classica sono in pietra e cotto, quelle all’esterno della chiesa, mentre sono intonacate come le pareti, quelle all’interno. Particolarmente interessante è la facciata, per la lapide con lo stemma di Alessandro VII sopra il portale: la costruzione dell’edificio fu promossa dal papa Chigi durante il suo quinto anno di pontificato. Il Pontefice volle restaurare la chiesa originaria, ricordata già nelle decime del 1276-1277 come suffraganea della Pieve di San Giusto a Balli. Oggi della prima costruzione non rimane alcuna traccia, è probabile che fosse stata gravemente danneggiata nel 1554, al passaggio dell’esercito imperiale di Carlo V che devastò il castello di Ancaiano.

Delle suppellettili che ornavano la chiesa medievale rimane una tavola trecentesca con la Madonna e il Bambino attribuita a Segna di Bonaventura, oggi conservata nel Museo civico e d’arte sacra di Colle Val d’Elsa, mentre sull’altare maggiore si può vedere ancora oggi il Martirio di san Bartolomeo di Astolfo Petrazzi (1644). Per le sue forme rinascimentali, la struttura attuale della chiesa di San Bartolomeo è stata associata a Baldassarre Peruzzi (1481-1536), originario peraltro di Ancaiano, ma nessun documento attesta tale attribuzione; l’edificio attuale fu consacrato solo nel 1660, a distanza di oltre un secolo dalla morte dell’architetto.

Bibliografia:

Romagnoli, La chiesa di San Bartolomeo a Ancaiano, in Alessandro VII Chigi (1599 – 1667). Il papa senese di Roma moderna, Milano, Maschietto Editore, 2000, pp.  448-449

Moretti, V. Passeri, Pievi, castelli, ville. Architettura e assetto urbanistico, in Sovicille, a cura di R. Guerrini, Cassa Rurale e Artigiana di Sovicille, Milano, Electa, 1988, pp. 38-39

Venturi, Storia dell’arte italiana, Architettura del Cinquecento, IX, parte I, Milano, 1938, pp. 358 e sgg.

Fonti:

Scheda ICCD di riferimento: ASBAP Si e Gr: scheda di catalogo n. 00494976 (compilata da P. Scattoni, 1976)

Links:

Sito del Comune di Sovicille

Sito della Regione Toscana “I luoghi della fede”

Sito della Pro Loco di Sovicille

Note: Nonostante la pianta sia a croce latina, l’edificio, distaccato dal borgo, ricorda altri templi cinquecenteschi a pianta centrale come San Biagio a Montepulciano o Santa Maria Nuova a Cortona. E’ probabile che durante il periodo della Controriforma fosse stato modificato il progetto originario che prevedeva una pianta a croce greca. Dal XVII secolo a oggi la chiesa non ha subito modifiche ed è giunta a noi così come fu costruita.

Autore scheda: Irene Sbrilli