Oratorio della Misericordia e confraternite laicali a Buonconvento

Luogo: Buonconvento

Comune: Buonconvento

Denominazione: Oratorio di San Sebastiano

Descrizione: L’oratorio della Confraternita della Misericordia si trova nel centro storico del borgo di Buonconvento, al pian terreno del Palazzo Il Glorione (un tempo di proprietà dello Spedale Santa Maria della Scala), che era in parte adibito a ricovero per i malati e i pellegrini in cammino lungo la via Francigena.

L’oratorio risale al XVI secolo, ma la facciata è stata rimaneggiata nell’Ottocento; un elegante cancello in ferro battuto dà accesso all’atrio antistante l’oratorio, decorato alla fine del XIX secolo dal pittore senese Antonio Mostardini.

L’interno è a navata unica, completamente affrescata, terminante in un’abside semicircolare e suddivisa da tre arconi in campate con volte a crociera costolonate. La decorazione parietale è a fasce bicrome, che simulano il marmo, con due file di seggi in legno intagliato; sulle volte e nel catino absidale la pittura imita un cielo notturno con stelle dorate, mentre gli arconi presentano motivi policromi mistilinei, geometrici e floreali. Tutto il complesso è improntato su uno stile quattrocentesco, ingentilito dal pavimento marmoreo; l’altare è in pietra serena e conserva al centro un crocifisso ligneo del XV secolo.

Le origini della Confraternita della Misericordia risalirebbero agli inizi del secolo XV, ma sono del 1595 le prime notizie effettive della sua attività. A quel tempo, la confraternita era intitolata a San Sebastiano.

Numerose sono le compagnie laicali attestate in Val d’Arbia fin dal Medioevo. Si trattava di associazioni di laici che si proponevano di realizzare opere pie e di promuovere il culto dei santi a cui erano intitolate. Spesso si occupavano della manutenzione delle chiese e degli arredi sacri. Secondo il Pecci (XVII secolo), erano due le compagnie presso la pieve di Corsano (una intitolata al Santissimo Rosario e l’altra a Sant’Agata), presso la pieve di Piana (Compagnie di San Sigismondo e della Madonna del Carmine) e a Lucignano (Compagnie del Santissimo Rosario e del Santissimo Corpo di Cristo). A Buonconvento erano presenti nel Settecento, oltre alla confraternita intitolata a San Sebastiano (o San Bastiano), anche la Compagnia del Santissimo Sacramento e la Compagnia di San Pietro, un tempo annessa alla parrocchiale e soppressa nel 1785.

Dopo aver assunto diverse denominazioni, nel 1864 (o 1866?) la Confraternita di San Sebastiano si trasformò in Pia Misericordia di Buonconvento, adottando nuovi statuti. Gli oneri maggiori della compagnia erano l’assistenza ai malati e ai bisognosi, il seppellimento e il suffragio dei defunti. Ne sono testimonianza i tabernacoli e i cataletti riccamente adornati, custoditi nell’attiguo Museo della Misericordia e al Museo d’Arte Sacra della Val d’Arbia di Buonconvento. I cataletti erano arredo tipico delle confraternite, diffuso a Siena a partire dalla fine del XV secolo; si trattava di pregiate carpenterie e testate di bara, spesso dipinte dai maggiori artisti del territorio con soggetti ricorrenti come la Madonna e il Bambino, gli angeli, i santi o le scene con eventi della vita di Cristo (ad esempio la resurrezione di Lazzaro o la Pietà).

Al Museo della Misericordia si conservano anche oggetti del XIX e XX secolo, fra i quali una valigetta di pronto soccorso con medicinali, varia oggettistica in vetro e un “carrino di volata”, ovvero uno dei pochi esempi rimasti di ambulanza trainata a mano.

Bibliografia:

Guiducci A.M. (a cura di), Museo d’Arte Sacra della Val d’Arbia, Protagon Editori Toscani, Siena, 1998

Guiducci A.M. (a cura di), Le Crete senesi, la Val d’Arbia e la Val di Merse, Milano, Mondadori, 1999

Note: Grazie all’eccezionale acustica, l’oratorio della Misericordia di Buonconvento è spesso sede di concerti musicali.

Autore scheda: Agnese Fanti

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