Il bivio

Luogo: Via San Marco, 62 – Siena

Contrada: Contrada della Chiocciola

Denominazione: Ex-oratorio o casa del cavallo

Data/periodo: Oratorio della Contrada della Chiocciola, intitolato alla Vergine del Santissimo Rosario, dal 1656 al 1813. Adibito a “casa del cavallo” nel 1962

Descrizione: Dopo la caduta della Repubblica, le Contrade si dettero un’organizzazione di tipo religioso ed avevano come obiettivo quello di costruire un proprio oratorio in cui esercitare il culto (funzioni religiose ordinarie e straordinarie, riti in suffragio delle anime del Purgatorio, processioni particolari oppure la benedizione del cavallo) e soprattutto adunarsi per discutere della vita civile del rione o per deliberare sulla partecipazione ai pubblici giochi.

La Chiocciola, per prima, eresse il suo oratorio nel 1656, dopo essersi riunita per molti anni in una casa di sua proprietà, ubicata di fronte al pozzo pubblico dove la strada che sale, via San Marco, forma un bivio. Nel 1655 fu approvato il progetto di edificazione di tale cappella, intitolata alla Vergine del Santissimo Rosario; la sua ubicazione risultava vantaggiosa sia tecnicamente che economicamente. La nuova fabbrica infatti, si appoggiava all’edificio esistente di proprietà della Contrada, permettendo una riduzione dei costi di costruzione.

Il disegno dell’attuale facciata del 1722, anche se privo di firma e data, è attribuibile senza difficoltà a Jacomo Franchini. Il lavoro fu eseguito dal maestro-muratore Benedetto Feliciani e venne compiuto nel novembre del 1723 con una spesa di 1237 lire. I materiali impiegati, cotto e travertino, sono quelli propri della tradizione senese. Una curiosa tradizione popolare racconta della donazione dell’immagine della Madonna del Rosario alla Contrada: l’immagine sarebbe stata donata da una donna del rione la quale, nel traslocare dalla sua abitazione, l’aveva dimenticata sopra il caminetto. La donna mentre stava per uscire definitivamente dalla sua vecchia casa avrebbe sentito una voce che le diceva: “Oh! Che mi vuoi lasciare qui? Perché non mi porti con te?”. Spaventata, vide l’immagine sopra il camino e corse dalle vicine a raccontare il fatto; così ben presto si gridò al miracolo. Avvisato il correttore della Contrada, l’immagine fu subito portata nella chiesa della Chiocciola e gli abitanti del rione dichiararono la Madonna del Rosario loro patrona e avvocata.

La Contrada ha mantenuto tale sede sino al 1813, quando si trasferì nella chiesa del soppresso convento di San Paolo, ancora oggi officiata ed intitolata ai Santi Pietro e Paolo. L’immagine della Madonna del Rosario è stata collocata all’interno nel nuovo oratorio nell’altare di destra; ai piedi di questo altare viene svolta la benedizione del cavallo. Col cambiamento della chiesa, la Contrada operò anche quello della sua festa titolare. La Chiesa della Madonna del Rosario venne adibita a “casa del cavallo” nel 1962.

La superficie intonacata dell’edificio, l’affresco del Feliciati e gli stucchi dei fratelli Cremoni, realizzati su disegno del Montini, arricchiscono il prospetto assumendo una forte valenza scenica, sfruttando la collocazione centrale al vertice della biforcazione viaria. Un unicum nel panorama del barocco senese.

Bibliografia:

Barbetti R., Ceccherini D., L’Oratorio della Madonna del Rosario, o. c., pp. 49/53

Santi B., La “Madonna del Rosario”, in Betti L. (a cura di), La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo ed il Museo della Contrada della Chiocciola, Monteriggioni (SI), Betti Editrice, 1994, p. 112

Note: La Contrada della Chiocciola svolge il proprio Banchetto di chiusura dell’anno contradaiolo la terza domenica di ottobre per continuare a celebrare la Madonna del Rosario.

Autore scheda: Contrada della Chiocciola

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