Monteriggioni Medioevale

Luogo: Monteriggioni

Comune: Monteriggioni

Data/periodo: Dal 1991

Descrizione: Nata nel 1991, la festa medievale di Monteriggioni mette in scena aspetti e immagini dei cosiddetti “secoli bui”.

La rievocazione si tiene in due fine settimana nel mese di luglio. Il piccolo borgo turrito viene trasformato in un villaggio medievale dove il visitatore può assistere a eventi che riguardano la storia della Santa Inquisizione e partecipare alla vita quotidiana del tempo, con spettacoli di saltimbanchi, laboratori di artigiani e sfilate di nobili. Si presentano, in occasione della festa, pièce teatrali e performance particolarmente suggestive. Molte le bancarelle “d’epoca”, presso le quali è possibile acquistare prodotti tipici e osservare le fasi della macinatura del grano, dell’allevamento del baco da seta e della tessitura. Passeggiando per le vie del piccolo borgo, inoltre, è possibile sostare in osterie allestite appositamente e degustare il “pranzo del pellegrino”, a memoria dei flussi di persone che attraversavano la Toscana lungo i tracciati della via Francigena. Ci si può divertire a tirare una spugna bagnata in faccia allo stupido del paese, come anche ad assistere al rogo di una strega o a guardare provetti giullari che camminano sui trampoli. Grazie alla presenza del CERS (Centro Europeo per le Rievocazioni Storiche), dal 2007 vengono organizzati laboratori didattici e giochi per bambini e rievocate antiche battaglie tra Senesi e Fiorentini, assedi, assalti alle mura e incendi del castello.

Le feste medievali nel territorio senese sono assai diffuse e quella di Monteriggioni rappresenta uno dei casi più riusciti, dove convergono sia l’aspetto della ricostruzione storica, sia l’attenzione per il tempo del loisir. Il grande flusso del turismo estivo e la popolazione residente s’immergono quindi in un Medioevo ricostruito sulla base della storia locale (con le specificità dei casati nobiliari e delle battaglie) che, come fa notare lo storico Giosué Musca, è al tempo stesso rievocato in forme globalizzate, riproducibili e riprodotte in altre parti d’Italia e di Europa. Si aprono così le porte della festa ad artigiani provenienti da diverse parti d’Italia, che spesso presentano oggetti del mercato di massa, come spade e armature, conformati a un immaginario gotico e fantasy. Il valore della festa, del resto, non risiede tanto nella correttezza filologica della rievocazione, quanto nella capacità di patrimonializzare il Medioevo come elemento della contemporaneità identitaria.

Bibliografia: 

Meloni P., Il tempo rievocato. Antropologia del patrimonio e cultura di massa in Toscana, Milano, Mimesis, 2013

Mugnaini F., Rievocazioni, in “AM. Antropologia Museale”, 8 (22), 2009, pp. 105-107

Musca G., Profumo di Medioevo. Il Calendimaggio di Assisi, in “Quaderni Medievali”, XL,  1995, pp. 133-152

Autore Scheda: Pietro Meloni

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