Pesca a mani nude nel Farma

Luogo: Scalvaia

Comune: Monticiano

Data/periodo: Anni Cinquanta, Sessanta e Settanta del Novecento

Descrizione: Il fiume Farma ha un valore particolare. È da sempre, per gli abitanti del territorio di Monticiano, luogo di incontro e di divertimento, dove si va a pescare e a fare il bagno insieme agli amici o alla fidanzata.
Nelle memorie di Giancarlo Magnani, scalvaiese trapiantato a Siena, il fiume è ricordato anche per un particolare tipo di pesca che veniva praticato in tutti i corsi d’acqua del territorio, ma soprattutto nel Farma: la pesca a mani nude. Si tratta di un metodo oggi proibito, perché di impatto devastante. Richiedeva particolare abilità, resistenza e destrezza. Uno dei luoghi dove veniva praticata era la cosiddetta “Steccaia di Ferriera”, il pozzo più profondo di tutto il torrente. Una volta catturati, i pesci venivano spesso arrostiti sul posto, davanti al fuoco, a conclusione di una giornata passata insieme.
Nel torrente Gonna, dove l’acqua è sempre freddissima (anche d’estate), si praticava anche la pesca dei gamberi di fiume, oggi rarissimi, che si mangiavano fritti.

Bibliografia:

Magnani G., Quando Scalvaia era davvero un paese. I miei ricordi, Siena, Betti, 2010

Autore scheda: Pietro Meloni

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