Gli animali a Monticiano

Luogo: Monticiano

Comune: Monticiano

Descrizione: In passato, almeno fino agli anni Sessanta del Novecento, gli animali hanno svolto un ruolo fondamentale nella vita delle persone, a Monticiano come nell’intero territorio rurale toscano.
I bovini – maremmani, chianini o più raramente chiantigiani – erano animali indispensabili per l’aratura dei campi, per il trasporto dei barrocci o dell’acqua. I cavalli, i muli e i bardotti erano invece fondamentali nell’economia del bosco. Tenuti spesso nelle stalle al piano terreno delle abitazioni, gli equini era utilizzati principalmente per il trasporto nelle strade dove non era possibile accedere con buoi e barrocci. I vetturini usavano i muli per trasportare il carbone, la legna, i sacchi di castagne dal bosco fino al cosiddetto “imposto”, uno spazio aperto dove il materiale veniva caricato in carri. In paese, invece, venivano usati per prendere l’acqua alle fonti.

La pecora e la capra, anche se in verità a Monticiano più facilmente la capra, erano altri animali utili nell’economia domestica, soprattutto in quella alimentare. Spesso le capre pascolavano nei pressi dei seccatoi o riposavano in stalle adiacenti. Da esse si ricavava latte, formaggio e carne.

Il maiale era l’alleato alimentare del contadino, ma anche del boscaiolo. In Toscana, dove questo animale è presente sin da tempi antichi, erano diffuse quattro razze, la cinta senese, la cappuccia, la maremmana e la romagnola, che sono state rimpiazzate col tempo dalle inglesi large white yorkshire e wessex saddleblack, anche se permane, come razza pregiata, la cinta senese. Del maiale, si sa, non si butta via niente. Dal maiale, in passato come nel presente, si produceva carne fresca e secca, cotta e insaccata, che serviva per la cucina del momento ma anche per una conservazione di lungo periodo.

L’apicoltura era un’attività spesso praticata dai mezzadri e, a Monticiano, è esercitata ancora oggi. Le api possono contare su una varietà di fiori dai quali si ricavano diverse varietà di miele: castagno, erica, corbezzolo e sambuco.

Galline, conigli, polli, faraone, oche e papere erano animali allevati nei cortile delle case o nei “massi” vicino al paese. Fornivano le uova, la carne da fare arrosto, al sugo o in brodo, a seconda dell’età dell’animale o della razza.

Vi erano poi gli animali da compagnia come i cani ed i gatti, ma anche gli animali selvatici che venivano cacciati per scopi alimentari (cinghiali, lepri, istrici e uccelli), o per venderne le pellicce (martore, lontre e nutrie). Nei numerosi fiumi del territorio, infine, si potevano pescare il cavedano, il vairone e i gamberi di fiume.

Bibliografia:

Calossi L., Monticiano Tant’anni fa. Vita di paese, Siena, Cantagalli, 1998

Calossi L., C’era una volta a Monticiano. Arti, mestieri e opere in un angolo della Toscana che fu, Siena, Pascal Editrice, 2006

Martinelli Petrini A., Monticiano, ritratto a memoria, Siena, Pascal Editrice, 2004

Martinelli Petrini A., Monticiano racconta. Testimonianze raccolte e trascritte da Alda Martinelli, Siena, Cantagalli, 2010

Autore scheda: Pietro Meloni

 

 

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