Teatro Poliziano di Montepulciano

Luogo: Montepulciano

Comune: Montepulciano 

Data/periodo: Dal 1793

Descrizione: Il 16 Dicembre 1706, diciannove persone riunitesi nella Congregazione dei nobili eretta nel collegio dei padri della compagnia di Gesù” decisero di fondare, oltre alla antica Accademia dei Raggirati, una nuova scuola di belle lettere di Montepulciano, che prese il nome di Accademia degli Intrigati, accademia il cui motto era E’ il miglior ordin mio lesser confuso” mentre lemblema un Laberinto; scelte queste che evidenziavano una ricerca sul mondo rispetto alla quale fu creata la prima produzione letteraria degli Intrigati. Il Labirinto, simbolo ingannevole dellIncognito, diventava infatti per gli accademici ora il mondo, ora il piacere, ora la vita, ora il vizio da cui non si esce se non con il filo della verità. Il motto, strettamente collegato allemblema, poteva esser interpretato in questottica come la continua esaltazione della ricerca che non si adagia sullappagamento della conoscenza acquisita. 

Fu proprio lAccademia degli Intrigati che, dopo alcuni decenni di attività in diversi spazi teatrali, tra cui il più noto fu il Vecchio Teatro” allinterno del Palazzo Pubblico, edificò nel 1793 negli stanzoni del quattrocentesco Monte di Pietà (o stanzoni del Monte Pio sottostanti il Duomo) ciò che è tuttora uno dei beni pubblici più importanti della cittadina senese: il Teatro Poliziano. 

Fu inizialmente chiamato lillustre architetto senese Leonardo De Vegni, che elaborò un progetto a ferro di cavallo con quattro ordini di palchi ed un colonnato al piano della platea, ma il progetto, troppo costoso, non fu approvato. Successivamente lAccademia approvò invece il disegno” dellarchitetto pratese Giuseppe Valentini, figlio dellarchitetto Francesco e allievo del fiorentino Gaspare Maria Paoletti. Il Regio Teatro” che diverrà poi lattuale Poliziano, fu costruito quindi fra lOttobre del 1793 ed il Maggio del 1796. 

Preceduta da un vestibolo ovale e da un ampio ingresso, la sala presentava (e mantiene ancora oggi) la pianta a ferro di cavallo con 72 palchi distribuiti in quattro ordini, in cui nel teatro settecentesco il palco reale” occupava in altezza i primi due ordini mentre il quarto fu ridotto a loggione nel 1910. Dopo alcune modifiche di minore importanza attuate nel 1836 e nel 1870, fu deciso un restauro più completo per ammodernare la copertura della sala e adeguare il teatro ai nuovi gusti. 

Nel 1880 fu quindi incaricato del progetto l’architetto senese Augusto Corbi che eseguì il rinnovamento del teatro con la collaborazione del pittore Rotellini e del decoratore Angelo Franci, interventi questi piuttosto radicali che andarono, tra laltro, a distruggere le decorazioni e le tinteggiature in precedenza eseguite dal decoratore Giuseppe Castagnoli, pitture delle quali restano solo alcune porzioni tra cui la parte superiore dellarcoscenico. 

Dopo tali importanti lavori di restauro lAccademia degli Intrigati preparò con cura la solenne riapertura del Regio Teatro” nella stagione primaverile del 1882 muovendosi a vari livelli, dalla scelta di un cartellone qualificante alla ricerca di fondi adeguati. Gli accademici si autotassarono e fecero istanza al Sindaco ed ai componenti del consiglio comunale della cittadina poliziana perché fosse accordato loro un sussidio straordinario onde poter con decoro ed in modo degno di questo colto paese aprire solennemente questo teatro, richiesta questa che vide la partecipazione anche di tutta la comunità  poliziana. 

Nella prima parte del ‘900 il teatro fu oggetto nuovamente di alcuni lavori, soprattutto per l’adeguamento dell’impiantistica alle norme di sicurezza; nel periodo 190410 vennero realizzati infatti il loggione ed il nuovo impianto elettrico. 

Nellimmediato dopoguerra, lAccademia riconsidera la propria condizione ed i danni che il tragico conflitto aveva arrecato a persone e cose; il teatro infatti era fortemente lesionato mentre una notevole disgregazione si riscontrava allinterno del corpo accademico. Da alcuni infatti avanzavano accuse verso coloro che durante il periodo fascista avevano concesso luso del teatro per manifestazioni del Fascio e del Comune, trattandosi forse queste di critiche non solo di tipo gestionale ma anche politico, ciononostante nel 1945 furono rimodernati i servizi e modificata la struttura del tetto del Teatro. 

Solo nel 1955 si ebbe un ritrovato vigore dellAccademia, energia dalla quale scaturirono nuove ed importanti iniziative con il rilancio voluto dal Prof. Stefano Marradi Fabbroni. Tra il 1962 ed il 1966, su richiesta del Genio Civile il Teatro è nuovamente oggetto di ristrutturazione, in quanto tutti i solai lignei dei palchetti vennero sostituiti con solai in latero-cemento.  Infine nel 1980, dopo la sua cessione al Comune da parte dellAccademia degli Intrigati, dopo una lunga trattativa durata dal 1975 al 1978, il Teatro fu interessato da un ultimo progetto di restauro redatto agli architetti napoletani (padre e figlio)  Giuseppe ed Alberto Samonà. Questi anni videro, poco dopo la cessione del Teatro al Comune, anche lo scioglimento dellAccademia, ormai priva di stimoli culturali e voglia di rinnovamento.  

Il teatro, avente oggi una capienza totale di 426 posti di cui 150 in sala ed il resto su palchi, galleria e loggione, salvo qualche parentesi nell’ultimo dopoguerra, ha sempre ospitato una ricca e costante attività teatrale e lirica e da qualche decennio ha proseguito questa tradizione soprattutto nell’ambito dei cartelloni estivi del “Cantiere Internazionale d’Arte”, fondato nel 1976 e in quelli invernali dell’Associazione Intercomunale della Valdichiana senese. 

Bibliografia: 

AAVV, Teatri. Luoghi di spettacolo e accademie a Montepulciano e in Valdichiana, Editori del Grifo, Montepulciano, 1984, pp 23-183 

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Cantiere darte

Autore scheda: Linda Coppi 

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