Chiesa di San Pietro a Bugialla – Radda in Chianti

Luogo: Bugialla

Comune: Radda in Chianti

Data/periodo: Le prime notizie certe su questa chiesa risalgono al XII secolo

Descrizione: Nelle decime degli anni 1276-1277 e 1302-1303, la chiesa di Bugialla è elencata fra le suffraganee dalla pieve di Santa Maria Novella in Chianti e con la stessa dipendenza è registrata nella visita pastorale del 1437. È ricordata ancora nel 1707 sotto il patronato di Bianco Cecchini, proprietario di alcuni poderi della zona. Nella visita pastorale del 1784 è menzionata come “chiesa curata di libera collazione”.

Alla fine degli anni Settanta del Novecento, la chiesa era ancora officiata e riccamente dotata di arredi sacri, come risulta anche da due inventari compilati in seguito al furto di oggetti asportati sia dalla chiesa che dalla canonica, rispettivamente nel 1978 e nel 1979. Nel 1986 la parrocchia fu soppressa e unita a quella di Santa Cristina alla Villa a Radda. Attualmente la chiesa non è più officiata.

Della struttura originaria si conservano tracce nel paramento murario dei muri perimetrali in filaretto d’alberese. L’edificio subì alcuni rifacimenti fra il 1685 e il 1707, come risulta da alcuni documenti parrocchiali dell’epoca confermati dall’iscrizione latina “Honore Principi Apostolorum Vesbiancus Franciscus Cecchinius A. D. MDCCII” posta sullo scalino all’ingresso della canonica, con il nome del patrono, Bianco Francesco Cecchini, che fece eseguire i restauri, e la data 1702.

Al tempo della visita pastorale del 1707, la chiesa presentava solo un altare, non aveva fonte battesimale e prendeva luce da una finestra quadrata posta sopra il portale d’ingresso in pietra. Inoltre, è espressamente rilevato che il campanile, dotato di una campana e decorato da una croce di ferro sulla sommità, era posto sulla facciata principale della chiesa.

La chiesa è stata rimaneggiata nel Novecento. Sono opera di rifacimento la facciata e il portale, così come le pareti intonacate dell’interno. Gli altari neomedievali in pietra serena furono aggiunti nel 1941, mentre fra il 1953 e il 1954 furono realizzati l’altare della Madonna del Rosario, la nicchia che ospitò la statua della Madonna (regalata dai principi Ginori Conti) e il ciborio dell’altar maggiore con le offerte delle famiglie delle parrocchie di Bugialla e di Albola.

Dal 1954, nella chiesa di Bugialla si celebrarono tutti gli uffizi funebri e altre funzioni. A questa chiesa giungevano le processioni effettuate in diverse occasioni liturgiche (quali quella per le erogazioni, per le benedizioni della campagna e per le feste varie). Dal giugno del 1959 risulta che vi erano stati portati tutti gli arredi sacri della chiesa di Albola perché questa era stata disdetta a causa del suo cattivo stato di conservazione.

Alla chiesa si accede salendo una rampa laterale a gradinata. La facciata a capanna presenta un semplice portale sormontato da un’apertura circolare. L’interno, a un’unica navata con volte a crociera che hanno coperto le originarie capriate lignee, è concluso da un’abside rettangolare anch’essa con volta a crociera, divisa dalla navata mediante un arco romanico  sul quale è l’iscrizione latina con la dedica “D. O. M. et principi Apostolorum Petro”, allusiva al Santo titolare della chiesa stessa.

La chiesa attualmente è dotata di un campaniletto a vela posto sulla sinistra, nella cui parte terminale, entro una bifora divisa da un colonnetta, trovano posto due campane.

Bibliografia:

Brachetti Montorselli G., Moretti I., Stopani R., Le strade del Chianti. Gallo Nero, Firenze, Bonechi, 1984

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Carnasciali M., Gli edifici sacri nel Comune di Radda in Chianti, Radda in Chianti, Studium, 1996

Casabianca A., Notizie storiche sui principali luoghi del Chianti (Castellina, Radda, Gaiole, Brolio), Firenze, Tipografia Giuntina, 1941

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Righini G., Il Chianti Classico. Note e memorie storiche-artistiche e letterarie, Pisa, Pacini, 1972

Torriti P. (a cura di), Le chiese del Chianti, Cassa di Risparmio di Firenze, Le Lettere, Firenze, 1993

Autore scheda: Maurizio Carnasciali

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