Palazzo del Podestà di Radda in Chianti

Luogo: Piazza Ferrucci

Comune: Radda in Chianti

Denominazione: Palazzo del Podestà, Palazzo Pretorio, Palazzo del Comune

Data/periodo: L’originaria casa del podestà, databile tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo, viene distrutta insieme al castello di Radda nel 1478 dalle truppe aragonesi-pontificie. I lavori per il nuovo palazzo iniziano nel 1484 e terminano nel 1489. Lavori di ristrutturazione si attestano nel 1551 e ampliamenti importanti nel 1770

Descrizione: La Lega del Chianti, ovvero l’ordinamento che riuniva dal punto di vista amministrativo i territori chiantigiani fiorentini, stabilisce nel 1415 la residenza del delegato di governo, il cosiddetto podestà, presso il castello di Radda.

Nel 1478, come ci ricorda lo storico Casabianca, le truppe aragonesi-pontificie attaccano il castello distruggendo gran parte degli edifici esistenti, fra cui la casa del podestà. La sede della Lega del Chianti viene quindi momentaneamente spostata a Gaiole e solo diversi anni dopo iniziano i lavori per ricostruire il nuovo palazzo. L’edificio viene concluso nel 1489, come si può leggere nell’iscrizione che corre sul portale principale, che riporta il nome del primo podestà che ha avuto la residenza nuovamente a Radda: “Corso di Michele di Corso delle Colombe 1489-1490”.

Il palazzo presenta a pian terreno una loggia voltata riferibile ai primi decenni del XV secolo, sotto cui è conservato un affresco di scuola fiorentina risalente al Cinquecento, raffigurante la Vergine con il Bambino in trono affiancata da San Cristoforo e San Giovanni Battista.

Si ricorda un restauro del complesso nel 1551, con lavori di manutenzione al tetto e alla terrazza, ma l’attuale struttura è determinata in gran parte dai lavori avviati intorno al 1770, che ampliarono il volume dell’edificio con l’aggiunta del secondo piano, in cui si aprono gli archi a tutto sesto della fila di finestre, la costruzione dell’ala delle carceri, il cortile e la casa del carceriere.

Sulla facciata principale sono murati numerosi stemmi dei vari podestà che si sono avvicendati nel corso del tempo. Dopo il 1772 il palazzo, non più Podesteria, ha ospitato fino al 1848 la sede del Vicariato Regio, fino al 1865 una Pretura Toscana, e successivamente (fino al 1917) una Pretura del Regno d’Italia.

Per più di quattro secoli il palazzo è stato, in maniera continuativa, il luogo deputato all’amministrazione della giustizia per le comunità del Chianti ed è tuttora sede del Comune di Radda in Chianti.

Bibliografia:

Avanzati E., Ciampolini M., Il Chianti senese: itinerari storico-artistici, Siena, Nuova immagine editrice, 2001, pp. 107-108

Cammarosano P., Passeri V., Città borghi e castelli dell’area senese-grossetana: repertorio delle strutture fortificate dal medioevo alla caduta della Repubblica senese, Assessorato Istruzione e Cultura: Quaderni dell’Assessorato Istruzioni e Cultura, vol. 13, Siena, 1984, p. 141

Carnasciali M., Stopani R., L’antica lega del Chianti: gli stemmi dei podestà, Radda in Chianti, Studium editrice, 1986, pp. 7-18

Casabianca A., Notizie storiche sui principali luoghi del Chianti, Firenze, tipografia Barbèra, 1941, pp. 131-134

Marchini G., Rodolico N., I palazzi del popolo nei comuni toscani del Medioevo, Milano, Electa Editrice, p. 166

Note: Alla colonna del loggiato del Palazzo del Podestà venivano legati, un giorno alla settimana per un periodo di tempo che variava a seconda della gravità, coloro che avevano pagamenti in sospeso con il Comune.

Autore scheda: Francesca Rosini

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