Fantasmi

Luogo: Chianti

Comune: Gaiole in Chianti, Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Castelnuovo Berardenga

Data/periodo: Tra il XIX e il XX secolo

Descrizione: Il paesaggio del Chianti, con i suoi castelli feudali, i suoi boschi, la sua storia di secolari conflitti tra Senesi e Fiorentini, ha generato nel tempo una serie di leggende di fantasmi che rimandano alla più classica tradizione gotica nord-europea.

Il più noto tra i fantasmi chiantigiani è indubbiamente quello del barone Bettino Ricasoli, personaggio maledetto che ritorna dall’oltretomba a cavallo, seguito dai suoi cani. Sempre a Gaiole, si narrano leggende intorno ai fantasmi dei monaci benedettini vallombrosani, che per sette secoli hanno vissuto nell’antica Badia a Coltibuono. I contadini raccontano di aver sentito i monaci pregare in processione lungo la fattoria.

Nel castello di Spaltenna pare si aggiri lo spirito di una suora, murata viva per aver commesso un sacrilegio. Questo fantasma si divertirebbe a disturbare i camerieri e il portiere dell’albergo, che riferiscono di aver ricevuto telefonate da camere non occupate e altri scherzi analoghi. Lo spirito del pievano dimora invece nella stanza numero 15, nella quale è appeso il suo ritratto.

Donatella Tognaccini, inoltre, ci ricorda la storia di un viaggiatore inglese dell’Ottocento, John Temple Leader, che ha scritto un libro, intitolato An Italian Ghost Story, in cui racconta i fatti di cui è stato testimone nella villa di San Donato in Perano, dove si è imbattuto nel fantasma della “dama con l’ametista”, una donna vestita di bianco che di notte andava in cerca del suo amante, assassinato insieme a lei nel Seicento.

I fantasmi rimangono certamente uno dei soggetti favoriti della novellistica e anche nel Chianti la presenza di spiriti, morti e storie di paura, nella tradizione orale, è ricchissima. Alcuni racconti si trasformano in facezie e narrano di vicende grottesche e divertenti, ma più spesso la narrazione mantiene un tono cupo, legato agli aspetti più misteriosi della vita e della morte, ai boschi, alle case diroccate, alle segrete dei castelli, alle tombe dei cimiteri: luoghi oscuri e tenebrosi dove fanno la loro comparsa creature sovrannaturali, inquietanti, affascinanti o mostruose, che la morte non è riuscita ad allontanare dal mondo dei vivi. Molte di queste leggende continuano a sopravvivere ancora oggi, nei libri come nei ricordi e nei racconti della gente.

Il tema delle credenze su fantasmi, vampiri, morti viventi e spiriti, molto diffuse già in epoca romana, è stato esplorato in un seminario programmato nel 2011 al Museo Archeologico di Castellina in Chianti. Il seminario, dal titolo Fantasmi e sepolture anomale in epoca romana, coinvolgeva archeologi e studiosi in un dibattito sui riti religiosi e funebri e sul culto dei morti nell’antichità.

Bibliografia:

Chiantini C., Tra ricordo e racconto: studio comparativo sulla tradizione orale nel Chianti senese, Tesi di Laurea, Università degli studi di Siena, A.A. 1997/1998

Orlandini A., Il fantasma di Bettino. Genesi di uno spettro: la leggenda del Barone Bettino Ricasoli, Milano, Franco Angeli, 1988

Marchetti F., Tognaccini D., San Donato in Perano, Firenze, Centro di Studi Storici Chiantigiani, Edizioni Polistampa, 2006

Video:

Intervista a Donatella Tognaccini raccolta da Valentina Lusini e Pietro Meloni a Monti in Chianti, Gaiole in Chianti (SI), il 26 aprile 2013

Autore scheda: Pietro Meloni

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