Castelnuovo Tancredi tra Buonconvento e Murlo

Luogo: Castelnuovo Tancredi 

Comune: Buonconvento

Data/periodo: XIII secolo, secondo i documenti della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Siena e Grosseto la torre quadrangolare è databile intorno al XII secolo e la fattoria e la casa colonica risalgono a prima del XIX secolo 

Descrizione: Castelnuovo Tancredi si estende far le dolci colline delle crete senesi tra Buonconvento e Murlo immerso nella macchia mediterranea. Il complesso nasce come castello agli inizi del XIII secolo e, insieme a possedimenti terrieri circostanti, passò di mano a diverse famiglie patrizie senesi, tra queste i Guglieschi, per cui alla metà del Duecento era noto come Castelnuovo Guglieschi,  Borghese, Tancredi, da cui prende il nome attuale, Malavolti e Venturini Del Greco, gli attuali proprietari. 

La struttura è assai articolata a causa delle diverse aggiunte e modifiche susseguitesi nei secoli per volontà dei diversi proprietari e anche per il fatto di non aver mai perso continuità duso. Il fulcro ne è un poderoso torrione di laterizio con alta base a scarpa in pietra e coronamento ad archetti pensili che fungono da mensole per le finestrelle soprastanti.  

Alla torre nel XVI secolo fu aggiunta la villa, che si scopre improvvisamente agli occhi appena dopo aver percorso il suggestivo viale di cipressi. Nonostante sia stata con ogni probabilità restaurata nel Settecento, il prospetto della facciata ricalca i modelli tipici di ville cinquecentesche toscane nella doppia scalinata e nelle fattezze delle finestre, che cambiano ad ogni piano con cornici marcapiano rettangolari o ad arco tondo, e la campanina in ferro battuto nella sommità del tetto. 

Sul lato sinistro della villa si trova la piccola chiesa di San Bartolomeo, variamente datata al XII secolo e al XIII secolo, era un tempo scrigno di molti tesori darte, tra cui una stupenda tavola daltare di Pietro Lorenzetti e preziose oreficerie trecentesche (oggi conservate nel Museo dArte Sacra della Val dArbia a Buonconvento), poi caduta in stato di degrado e attualmente soggetta a lavori di ristrutturazione. Ledificio fu restaurato una prima volta nel 1336, quando fu deciso di rinnovarne larredo con unimmagine devozionale del Lorenzetti (1345), che in quegli anni soggiornava nella campagna della Val d’Arbia e dove possedeva alcuni terreni. Lopera, che doveva essere in origine un polittico, come indicano i fori laterali e alcuni documenti pastorali, a causa di una pesante ridipintura settecentesca è stata riscoperta solo recentemente come capolavoro del celebre pittore senese. 

Il restauro del 1655 diede alla chiesa un aspetto barocco, sullaltare fu posto un piccolo dipinto ovale raffigurante il “Martirio di San Bartolomeo”, ritenuto dapprima il bozzetto della tela dipinta da Alessandro Casolani per la chiesa del Carmine a Siena, poi scoperto rielaborazione più tarda dello stesso soggetto ad opera di un pittore della metà del Seicento; l’opera è andata dispersa a causa del recente crollo del tetto. 

A fianco della chiesetta è la Canonica, dove il vescovo del luogo risiedeva, comera consuetudine tra le famiglie patrizie, oggi trasformata in agriturismo, come altri ambienti dellantica fattoria tra cui il Colombaio, situato lungo il viale di cipressi e rimesso in auge come Casina di caccia. 

La Fattoria, dovera labitazione del fattore, e la casa colonica risalgono a prima del XIX secolo. 

Alcuni dei casali restaurati sono dedicati al turismo equestre, le cantine e i terreni costituiscono lAzienda, attualmente 498 ettari di terra destinata a semina, bosco, vigneti e olivi,[Ritorno a capo del testo]da cui si producono l’Extra Vergine di Oliva D.O.P. Terre di Siena” e i vini “DOC ORCIA” e “IGT Toscana”. Un vivaio, un frantoio e numerose cantine sono già documentati dagli inizi del Settecento. 

 Bibliografia:  

Bonelli Conenna L., Pacini E. (A cura di), Vita in villa nel Senese, Pacini Editore, Pisa 2000, p. 528 

Cammarosano P. , Passeri V.,  I castelli del senese, Nuova Immagine Editrice, Siena 2006, p.177 

Carli N., Civitelli G., Giannettoni G., Pellegrini B., Buonconvento: ambiente, arte e cultura, Circ. Cult. Amici di Buonconvento, Arezzo, 2005, p. 48-49 

Guiducci A.M. (A cura di), Le Crete senesi, la Val d’Arbia e la Val di Merse, Ed. Mondadori, Milano, 1999, p. 62 

Guiducci A.M. (A cura di), Museo dArte Sacra della Val dArbia, guida del museo, Protagon Editori Toscani, Siena, 1998, pp.28-34 

Fonti:

Schede Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Siena e Grosseto N°: 00384092, 00384093, 00384094, 00384095, 00384096 

Sito dellAzienda Agraria Castelnuovo Tancredi: http://www.castelnuovotancredi.it/ consultato in data 10/10/2014 

Links:

Azienda agricola e agriturismo Castelnuovo Tancredi 

Note: Il complesso è di proprietà privata con zone adibite ad azienda agricola e agriturismo, la chiesa verrà in breve tempo ceduta alla Curia ed è attualmente inagibile, in quanto soggetta a lavori di ristrutturazione. 

Autore scheda: Agnese Fanti 

 

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