Il culto di San Marziale a Colle di Val d’Elsa

Luogo: Località Gracciano d’Elsa

Comune: Colle di Val d’Elsa

Data/periodo: Il culto di San Marziale è legato al passaggio del santo a Gracciano d’Elsa, dove morì il suo compagno di viaggio Austricliniano, resuscitato grazie a un bastone che l’apostolo Pietro, primo papa a Roma, donò al suo allievo. A partire dagli inizi del Seicento, Usimbardo Usimbardi, primo vescovo di Colle di Val d’Elsa, richiamò la popolazione al culto del Santo, istituendo anche la festa solenne in suo nome da celebrarsi il 1 luglio (a differenza di quanto accade in Francia, a Limoges, dove Marziale è stato vescovo e viene commemorato il 30 giugno)

Descrizione: Il Biadi ricorda che, a partire dal 1594, il primo vescovo di Colle di Val d’Elsa, Usimbardo Usimbardi, richiamò gli abitanti della cittadina valdelsana a una maggiore venerazione di San Marziale. Del santo si hanno notizie incerte: sappiamo che si trattava di un giovane ebreo che seguì l’apostolo Pietro, del quale era parente. Dopo l’ascensione di Cristo, Marziale seguì Pietro ad Antiochia, unendosi ad Austricliniano e Alpiniano, con i quali si recò prima a Roma e poi verso la Gallia per volere di San Pietro. Austricliniano morì però a Gracciano d’Elsa, durante il viaggio. Marziale ritornò quindi a Roma e Pietro gli donò un bastone con il quale poté resuscitare l’amico e riprendere il suo cammino verso le terre francesi.

Il passaggio a Gracciano d’Elsa influenzò profondamente la religiosità locale, tanto che, a memoria della loro conversione, gli abitanti cambiarono il nome del borgo in San Marziale, dedicando al santo una chiesa che fu eretta sopra il sepolcro di Austricliniano. La chiesa non era però in grado di contenere il sempre crescente numero di fedeli, così si decise di costruirne un’altra, presso il Bagno delle Caldane, dedicata a San Giovanni Battista (dal momento che San Marziale era considerato il “Battista di Colle”).

San Marziale è il Patrono di Colle di Val d’Elsa, che gli dedica i festeggiamenti che iniziano nella seconda metà di giugno e comprendono la benedizione del fiume Elsa e la processione del 30 giugno. A fianco delle celebrazioni liturgiche, troviamo anche attività ludiche e di socialità, come le “cenette nelle vie”, la “pizza in calcinaia”, i concerti della banda cittadina e la gara ciclistica “Coppa San Marziale”.

Bibliografia: 

Biadi L., Storia di Colle Val d’Elsa, Firenze, Atesa Editrice, 1859

Autore Scheda: Pietro Meloni

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