La DOC Grance Senesi
Luogo: Crete Senesi, Val di Merse
Comune: Asciano, Monteroni d’Arbia, Murlo, Rapolano Terme, Sovicille (solo in parte)
Data/periodo: La DOC Grance Senesi è stata approvata con Decreto Ministeriale del 31 maggio 2010
Descrizione: Con Decreto Ministeriale del 31 maggio 2010 (e successive modificazioni) e con Decreto Ministeriale del 30 novembre 2011 viene approvata e regolamentata la “DOC Grance Senesi”. La zona di raccolta e produzione (compresi invecchiamento e appassimento) di questa DOC è compresa fra i Comuni di Asciano, Monteroni d’Arbia, Murlo, Rapolano Terme e parte del Comune di Sovicille; la denominazione “Grance Senesi”, che lega il territorio collinare fra Crete, Val d’Arbia e Val di Merse, deriva dall’esistenza delle grance, ovvero di fattorie fortificate di proprietà dello Spedale del Santa Maria della Scala di Siena. Le grance erano utilizzate, già dalla fine del Duecento, per controllare e amministrare le tenute dello Spedale: erano fattorie rurali, ma anche punti di riferimento per l’intero contado. Sebbene non esistesse uniformità nella struttura delle singole grance, la maggior parte dei terreni erano coltivati a seminativi, mentre i vigneti erano la seconda produzione principale.
La grancia di Serre di Rapolano, oggi sede del Museo dell’Antica Grancia e dell’Olio, divenne la prima produttrice di vino. Nei registri del Santa Maria della Scala, il vino della grancia, che comprendeva anche il vitigno Trebbiano, veniva definito “vermiglio” ed era impiegato anche per scopi medicinali.
Attualmente la “DOC Grance Senesi” comprende dieci vini, fra cui:
Grance Senesi Rosso
Composizione ampelografica: Sangiovese (minimo 60%); possono concorrere alla produzione, fino ad un massimo del 40%, le uve a bacca rossa, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione per la Regione Toscana.
Colore: rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento
Odore: vinoso, gradevole con sentori di frutta
Sapore: asciutto, armonico, dotato di spiccata complessità
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol.
Grance Senesi Rosso Riserva
Composizione ampelografica: Sangiovese (minimo 60%); possono concorrere alla produzione, fino ad un massimo del 40%, le uve a bacca rossa, non aromatiche, provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione per la Regione Toscana.
Colore: rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento
Odore: complesso, gradevole con sentori di frutta, talvolta con possibili sentori di legno e spezie
Sapore: asciutto, armonico, giustamente tannico con buona persistenza
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,50% vol.
Grance Senesi Bianco
Composizione ampelografica: Trebbiano, Malvasia Bianca (minimo 60%); possono concorrere alla produzione, fino ad un massimo del 40%, le uve a bacca bianca provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nella Regione Toscana.
Colore: giallo paglierino
Odore: delicato, fruttato
Sapore: secco, vivace, fresco, con buona acidità
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol.;
Grance Senesi Passito
Composizione ampelografica: Trebbiano, Malvasia Bianca (minimo 60%); possono concorrere alla produzione di detto vino, fino ad un massimo del 40%, le uve a bacca bianca provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nella Regione Toscana.
Colore: giallo oro
Odore: armonioso con sentori di miele e frutta secca
Sapore: morbido, caldo con elegante dolcezza
Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 17,00% vol.
Grance Senesi Vendemmia Tardiva
Composizione ampelografica: Trebbiano, Malvasia Bianca (minimo 60%); possono concorrere alla produzione di detto vino, fino ad un massimo del 40%, le uve a bacca bianca provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nella Regione Toscana.
Colore: giallo oro
Odore: delicato, fresco, floreale e persistente
Sapore: morbido, caldo con elegante dolcezza
Titolo alcolimetrico volumico totale minimo: 15,00% vol.
La denominazione di origine controllata “Grance Senesi”, seguita dalle specificazioni “Canaiolo”, “Sangiovese”, “Merlot”, “Cabernet”, “Vermentino” e “Malvasia Bianca” è riservata a vini ottenuti da uve provenienti da questi singoli vitigni per almeno l’85%. Possono concorrere alla produzione di questi vini le uve dei vitigni a bacca di colore analogo idonei alla coltivazione nella Regione Toscana fino ad un massimo del 15%.
Bibliografia:
Coscarella G. e Franchi F. C., La Grancia di Cuna in Val d’Arbia, Firenze, Comune di Monteroni d’Arbia, 1982
Molteni G. (a cura di), Museo della Grancia di Serre di Rapolano, Siena, Protagon, 2001
Documenti:
Note: Com’è noto, la Denominazione di Origine Controllata è un marchio italiano certificante e delimitante la zona di raccolta dell’uva, le norme di viticoltura e vinificazione e le percentuali di composizione dei vitigni.
Autore scheda: Fabio Carnelli
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