Parco dell’acqua a Rapolano Terme

Luogo: Rapolano Terme

Comune: Rapolano Terme

Descrizione: Il parco è situato tra le terme dell’Antica Querciolaia e un’antica cava di travertino, ormai dismessa e divenuta un lago.

La presenza di giacimenti di travertino segna da secoli l’economia di Rapolano Terme. Sin dall’antichità, questo materiale è stato impiegato in edilizia e già in epoca moderna venne utilizzato per la realizzazione di importanti opere architettoniche (da ricordare, in particolare, la chiesa di Santa Maria in Provenzano a Siena, quella di San Biagio a Montepulciano e il duomo di Pienza) fino a raggiungere il massimo sviluppo nel corso del Novecento.

Il Parco dell’acqua nasce da un’idea dell’artista Mauro Berrettini, che già nel 1995 aveva concepito la cosiddetta “passeggiata ritrovata”, una serie di sculture in travertino di artisti internazionali che sono state installate lungo la strada di collegamento tra il paese e la zona termale.

Arrivando dalla parte delle terme troviamo La porta dell’acqua di Pietro Cascella, che costituisce l’accesso monumentale al parco. Le sculture, una cinquantina circa, sono state realizzate dagli studenti giapponesi di una scuola per scalpellini avviata a Rapolano Terme qualche anno fa. Intervallate qua e là da blocchi di travertino grezzo, sono disseminate sul prato ad ornare il grande giardino popolato di alberi. Il parco, che viene utilizzato anche per organizzare spettacoli ed eventi, è frequentato sia dagli abitanti, che vi si recano per correre, svolgere attività sportive, passeggiare e rilassarsi, sia dai turisti di passaggio, che d’estate si fermano per un sonnellino o una pausa pranzo all’ombra degli alberi.

Bibliografia: 

Acocella A. e Turrini D. (a cura di), Travertino di Siena, Firenze, Alinea, 2010

Ciampolini M. (a cura di), La passeggiata ritrovata. Mostra dei Bozzetti, Massarosa (LU), Edizioni Caleidoscopio, 2005

Gigli M., Lusini V., Tagliacozzo S. e Zanotelli F., Di terra e di pietra. Culture del lavoro e industria del travertino a Rapolano Terme, Edizioni Effigi in coedizione con Primamedia Editore, Grosseto e Siena, 2012

Autore scheda: Claudia Mennillo

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