Stemma del Comune di Monticiano

Luogo: Monticiano

Comune: Monticiano

Data/periodo: Lo stemma del Comune di Monticiano, che la terminologia araldica descrive “d’azzurro alla capra saliente [cioè rampante], d’oro”, fu determinato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il 14 aprile 1953; nell’ottobre dello stesso anno, con decreto del Presidente della Repubblica, fu disposto che il gonfalone del comune fosse di drappo azzurro riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma comunale, sormontato da una corona, con l’iscrizione “Comune di Monticiano” centrata e in caratteri argento.

Descrizione: In araldica, capre e pecore sono ruminanti abbastanza ricorrenti: la capra è un emblema positivo che simboleggia onorata fatica e diligenza e animo benigno e amante di pace e virtù persistente, perché non si stanca di salire le alte vette. Nello stemma del comune di Monticiano essa appare completamente dorata, senza alcuna blasonatura delle particolarità anatomiche, inserita in un arme d’azzurro pieno, colore che in araldica simboleggia fedeltà, devozione e giustizia, ma anche fortezza, perseveranza, fama.

Carlo Calossi ricorda che la capra compare generalmente negli scudi che rappresentano comunità poste in luoghi montani e di non facile accesso e che l’assunzione della capra a simbolo denota la presenza di tradizioni e attività legate alla pastorizia e all’economia del bosco.
Nel 1761, nell’aprire la narrazione delle notizie storiche relative alla comunità di Monticiano, l’erudito senese Giovanni Antonio Pecci raffigurava nell’arme del castello un montone e con non poca suggestione collegava l’araldica dello stemma all’etimologia del toponimo: Fra’ Giovanni Battista Pizzichini, agostiniano, anch’egli nella vita del Beato Antonio scrisse di poter derivare Monticiano da “Monte di Giano”, e potersi dedurre l’arma della terra che usa un montone in piedi, animale che i gentili sacrificano al favoloso dio Giano, e di poi Monte di Giano, Monticiano.

Bibliografia:

Pecci G. A., Memorie storiche, politiche civili e naturali delle città, terre e castella che sono e sono state suddite della città di Siena [1761], IV, pp. 693, 698 (Archivio di Stato di Siena, Manoscritti D 70)

Calossi C., Monticiano. La storia, l’arte, Siena, Cantagalli, 2006, p. 11

Rotundo F., Monticiano nelle “Memorie storiche” di Giovanni Antonio Pecci (1750 ca.), in Ascheri M., Borracelli M. (a cura di), Monticiano e il suo territorio, Siena, Cantagalli, 1997, pp. 152-155

Santi Mazzini G., Araldica. Storia, linguaggio, simboli e significati dei blasoni e delle armi, Milano, Mondadori Electa, 2003, p. 335

Fonti: 

Aurieri A., Armi di paesi e corporazioni, Siena, prima metà del XX secolo (Archivio di Stato di Siena, Manoscritti A 24, c. 32r [n. m.])

Autore scheda: Alessia Zombardo

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