Il pipistrello

Luogo: Montagnola senese, Val di Merse

Comune: Sovicille

Denominazione: Il chirottero

Data/periodo: Cenozoico

Descrizione: I pipistrelli sono dei mammiferi che appartengono all’ordine dei chirotteri, dal greco kheìr kheiròs mano e pteròn ala, “mano alata”. Conosciamo oltre 1200 specie di Chirotteri, ed il fossile più antico, ritrovato in sedimenti del Wyoming, risale a 52,5 milioni di anni fa, anche se i progenitori dei moderni pipistrelli erano presumibilmente già presenti al tempo dei dinosauri. Sono simili agli altri piccoli mammiferi, tranne che per l’arto anteriore dove le dita si sono notevolmente allungate e tra le quali si è formata una membrana detta patagio formato da un tessuto epiteliale innervato e irrorato dal sangue adatta al volo. Altra particolare caratteristica è il sistema di eco-localizzazione che utilizza il pipistrello, un sistema di orientamento basato sulla emissione di ultrasuoni e sulla captazione dei relativi echi, cioè un vero e proprio sonar (Kunz & Fenton, 2003). Gli ultrasuoni delle specie italiane hanno frequenze comprese tra 10 KHz e 115 KHz, ma spesso emettono anche suoni nella fascia dell’udibile percepibili come stridii o schiocchi. I loro ultrasuoni possono essere rilevati da uno strumento che si chiama bat-detector, che permette di riconoscere alcune specie e di studiarne ecologia e distribuzione.

Il ciclo biologico del pipistrelli è scandito dalle stagioni dell’anno: in inverno i pipistrelli vanno in ibernazione, uno stato di profondo torpore caratterizzato da un abbassamento della temperatura corporea fino a 1-2°C sopra la temperatura ambientale, da un caduta del consumo di ossigeno, da una forte riduzione del battito cardiaco, da una vasocostrizione periferica e da una capacità di risveglio spontaneo, utili in caso di pericolo. La sopravvivenza è assicurata dalle abbondanti scorte di grasso bruno accumulate nelle settimane precedenti. A primavera inizia l’attività di caccia, poi in giugno le femmine partoriscono riunite in colonie dette nursery. Da Settembre a Novembre i pipistrelli si accoppiano, ma la fecondazione vera e propria (l’unione dei gameti) si realizzerà solo a primavera dopo il letargo invernale (Lanza, 2012).

Secondo una recente indagine di Dondini e Vergari (2013), le specie maggiormente diffuse in provincia di Siena sono: il pipistrello di Savi (Hypsugo savii), dalla pelliccia folta con peli lunghi di colore marrone scuro- bruno ocraceo, alla base scuri, ma con punte dorate o argentate che danno una apparenza cangiante e ventre molto chiaro. Apertura alare 220- 250 mm. Segue poi il Pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii) dalla pelliccia folta e lanosa con peli corti di colore bruno – rossastro, ventre un po’ più chiaro, ma sono registrate delle variazione di colore, dal melanico al chiarissimo nonché l’albinismo, apertura alare di 210 – 260 mm. Specie fortemente antropofila, uno dei rifugi più tipici è quello dietro le grondaie o all’interno del cassonetto delle tapparelle. In tali casi la loro presenza è spesso evidenziata da escrementi (fatte) sul davanzale. Poiché come tutti gli altri pipistrelli si nutre ogni notte di migliaia di insetti (tra cui anche moltissime zanzare), offre un servizio ecosistemico molto importante anche negli ambienti urbanizzati.

Troviamo poi il pipistrello nano (Pipistrellus pipistrellus) uno dei più piccoli chirotteri in Europa. Ha il muso piuttosto arrotondato, la pelliccia folta con peli corti di colore bruno di tonalità più o meno scura, ventre un po’ più chiaro. Apertura alare di 180 – 240 mm. E’ una specie largamente diffusa anche per la sua antropofilia che lo porta spesso a scegliere i sui rifugi negli edifici. Poi il Serotino comune (Eptesicus serotinus) dall’ala larga e di aspetto curioso, il Rinolofo minore (Rhinolophus hipposideros) che come tutti i Rinolofi presenta sul muso una caratteristica foglia nasale che serve a modulare gli ultrasuoni emessi dalle narici. Poi il Rinolofo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum) il più grande di questo Genere in Europa, con apertura alare di 330- 440 mm. Predilige le cavità ipogee e la maggiore colonia riproduttiva del senese si trova nel castello di Fosini. Poi il Vespertilio smarginato (Myotis emarginatus), dal muso appuntito e pelliccia di aspetto lanoso con peli di colore rossiccio-ruggine ed il ventre di colore bruno-giallastro chiaro ed una apertura alare di 250-290 mm.

Come rifugio estivo predilige gli edifici. Per l’ibernazione frequenta cavità naturali o artificiali e più raramente edifici. Segnalato fin dagli anni ’50 nel territorio senese, è stato documentato nelle riserve della provincia e vi sono due importanti colonie riproduttive, una nelle stalle del Belagaio (Riserva Farma) ed una nel castello di Fosini (Riserva Cornate e Fosini). Probabilmente anche l’Eremo di S. Lucia nella Riserva Alto Merse, ospita una piccola colonia riproduttiva. Infine l’Orecchione grigio (Plecotus austriacus) dalle caratteristiche grandi orecchie che gli permettono di percepire anche il rumore prodotto dal movimento degli insetti sul suolo o sui rami e quindi di catturarli.

Bibliografia:

Dondini G. e Vergari S., Atlante dei chirotteri della Provincia di Siena, in “Sistema delle Riserve Naturali della Provincia di Siena”, Quaderni Naturalistici, 4, Provincia di Siena, Edizioni Cantagalli, Siena, 2013

Kunz H.T., and Fenton M.B. (Eds.), Bat ecology, The University of Chicago Press, 2003

Lanza B., Mammalia V. Chiroptera in “Fauna d’Italia”, Calderini edizioni de Il Sole 24 ore, Milano, 2012

Links:

Guida ai pipistrelli 

Museo di Storia Naturale Unifi

Paul Lambs you tube

Note: Le grotte sono il rifugio di elezione per molte specie di chirotteri. E’ quindi necessario adottare comportamenti atti a ridurre il disturbo ed evitare le visite nelle zone abitate da colonie. I Chirotteri sono infatti specie protette dalla legislazione nazionale ed internazionale (L.157/92; L.503/81; Dir.92/43/CEE; L.R. 56/2000; L.104/2005). Infine tra le curiosità legate a questo mammifero, se in Europa la figura del pipistrello è stata da sempre legata a superstizioni, messaggero di morte ed eventi funesti, ed animale demoniaco,  in Oriente è avvenuto il contrario. Nella lingua cinese l’ideogramma “fu” (fortuna) è in omofonia con l’ideogramma che indica il pipistrello.

Autore scheda: Serena Castignoni in collaborazione con Paolo Agnello