La Società Elefante

Luogo: Via Salicotto – Siena

Contrada: Contrada della Torre

Data/periodo: L’anno di istituzione della Società Elefante è il 1923

Descrizione: L’avvento del regime fascista segnò l’inizio per le società di Mutuo Soccorso, e quindi anche per la Società del Ventaglio, di un periodo di progressiva crisi a causa della volontà del fascismo di sostituirsi all’associazionismo. Nel marzo 1923 nacque quindi la “Società Elefante tra i nativi della Contrada della Torre” per iniziativa di cinque contradaioli: Alvaro Bellaccini, Fortunato Bidossi, Pietro Migliorini, Italo Mugnaini e Guido Sani, per riunire quei torraioli “che amassero dare più direttamente la loro attività al bene e al vantaggio della propria Contrada”. Vi aderirono ben 150 soci e primo presidente fu nominato Monsignor Carlo Biagi, vicario della Contrada, che assistette alla inaugurazione ufficiale dei locali, avvenuta il 14 settembre 1923, posti sotto l’Oratorio di San Giacomo Maggiore, varando anche il primo Regolamento.

Durante tutto l’arco del periodo fascista la “Società Elefante” cambiò molte volte la sua denominazione aderendo, come altre organizzazioni dell’epoca, all’Opera Nazionale Dopolavoro e nel 1935 si denominò appunto “Circolo Rionale l’Elefante”, mentre dal 1941 al 1944 prese il nome di “Dopolavoro Italo Balbo”, in omaggio al proprio Capitano Onorario, e progressivamente confluirono nella Società Elefante altre organizzazioni ed associazioni minori presenti nel territorio della Contrada, come la Società del Fiasco Rotto, la Società La Farfalla ed il Circolo Rionale Spadaforte; società vissute solo per breve periodo ma di cui abbiamo qualche testimonianza tra il 1925 e il 1930. Stessa sorte toccò alla Società del Ventaglio nel 1935 a seguito del suo scioglimento ed i suoi beni furono trasferiti interamente nel pieno possesso della Contrada.

Le attività svolte dalla Società Elefante avevano lo scopo prioritario di tenere uniti i contradaioli e la società divenne ben presto il luogo di maggior ritrovo dove si praticavano le attività ricreative, iniziative queste che non si interruppero neppure in occasione della guerra, proprio per la stessa volontà dei soci: era infatti un modo per esorcizzare il pericolo e stare insieme anche in quegli anni più difficili. La Società Elefante divenne ben presto famosa per l’organizzazione di serate danzanti celebrate anche dalla stampa cittadina. Gli anni cinquanta si caratterizzarono per l’inizio di importanti lavori di ristrutturazione del cosiddetto “tunnel” conclusi nel 1963 con l’inaugurazione dei nuovi locali.

Grazie alla nuova distribuzione degli spazi, negli anni sessanta la Società Elefante divenne uno dei più noti e frequentati locali dove si organizzavano serate a tema arricchite dalla presenza dei più noti interpreti della musica italiana. Una nuova ristrutturazione avvenne nel 1968 con l’acquisizione di nuovi spazi e negli anni settanta continuarono gli intrattenimenti danzanti con un denso calendario di appuntamenti culturali comprendenti mostre fotografiche, convegni e dibattiti su tematiche di interesse contradaiolo e cittadino.

Da ricordare in modo particolare il convegno del 1973 sui rapporti tra Contrada e Società con la partecipazione attiva dei dirigenti di tutte le consorelle. Dal 1976 si inaugurò la settimana gastronomica in coincidenza con la festa titolare, il tradizionale Mangia e Bevi.

Gli  anni ottanta e novanta hanno poi visto il moltiplicarsi delle iniziative nei locali della Società come la scuola di canto e gli spettacoli canori, le serate per i giovani con la discoteca. Crebbe l’attività sportiva con la partecipazione a tornei e manifestazioni. Nel 1994 iniziarono nuove opere di consolidamento di alcune sale della Società, mentre nel 2002 l’acquisto di nuovi locali posti al piano strada di via Salicotto ha consentito di realizzare l’attuale sistemazione della Società Elefante, organizzata in maniera sempre più funzionale alle esigenze di socializzazione dei torraioli, inaugurata il 21 aprile 2007 dal Priore Massimo Brogi, dal Presidente di Società Sergio Rinaldi e dalla Capitana Maria Aurora Misciattelli.

Bibliografia:

Balestracci D., L’associazionismo contradaiolo, in Storia di Siena. L’età contemporanea (a cura di R. Barzanti, G. Catoni, M. De Gregorio), vol. III, Siena, edizioni Alsaba, 1997, pp. 111-122

Bianchi M., La Società del Ventaglio fra i nativi e i geniali della Contrada della Torre. Un esempio di mutuo soccorso a Siena fra Ottocento e Novecento, in Tra innovazione e conservazione. Salute e assistenza sociale a Siena nel Novecento, (a cura di A. Orlandini), Atti del terzo convegno di storia senese del Novecento, Siena, Protagon Editori, 2012, pp. 197-212

Brutti M. (a cura di), Contrada della Torre. Inventario dell’Archivio Storico con una postfazione di P. Turrini, Siena, Edizioni Cantagalli, 1996

Contrada della Torre. La Società Elefante 1923-2007, Siena, Vanzi, 2007

Rossi S., Mattioli A. (a cura di), Ci si vede in società. Appunti e interviste sulla storia delle società di contrada, supplemento al Nuovo Corriere Senese, n. 27 del 14 giugno 1978, Siena, Nuovo Corriere Senese, 1978

Fonti:

Archivio della Contrada della Torre (ACT), Archivi Aggregati, Società dell’Elefante, I (1-5) – II (1) – III (1) – IV (1), 1923 – in corso

Autore scheda: Contrada della Torre; Massimo Bianchi

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