Antico Palazzo Comunale di Monticiano

Luogo: Monticiano

Comune: Monticiano

Data/periodo: XIII secolo – 1944

Descrizione: Il palazzo comunale, chiamato già Pretorio o del Podestà, era situato sul lato sud-est di piazza Garibaldi, all’imbocco di via Vittorio Emanuele e contiguo al palazzo dei conti d’Elci.
Nel palazzo abitarono anticamente i podestà e i vicari nominati dal Comune di Siena per esercitare la loro autorità sulla terra di Monticiano. Con tutta probabilità, la sua costruzione risale al 1295 circa; in una Biccherna di quell’anno si parla di una condanna per un ferimento avvenuto in palatio seu domo Comunis de Monticiano.

Nel corso dei secoli il palazzo subì varie trasformazioni.
Bartolomeo Gherardini, nel 1676, dice che era di buona capacità con sette stanze non però in molto buono stato. Nel Catasto lorenese del 1821 risulta intestato alla famiglia dei conti d’Elci, feudatari di Monticiano dal 1629, data in cui forse già utilizzavano il palazzo come propria abitazione.
Dell’originaria struttura architettonica, che ci è nota da stampe e foto d’epoca, oggi restano alcuni blocchi di pietra che sporgono dal muro sul quale era appoggiato il palazzo.
L’edificio si componeva di due corpi facenti angolo tra via Vittorio Emanuele e piazza Garibaldi: la facciata sulla piazza era in travertino ed ornata di stemmi antichi di vari podestà, mentre al primo piano c’erano finestre ad arco a tutto sesto e al secondo bifore con colonnetta centrale in travertino. In alto terminava con un coronamento ad arcatelle pensili e merli (a imitazione dello stile senese e frutto di un’aggiunta più tarda). C’era anche una torre merlata con cella campanaria bifora a due campane: sulla prima scandiva le ore un martello collegato al congegno dell’orologio, mentre la seconda era suonata per eventi straordinari. Il corpo su via Vittorio Emanuele era invece più grandioso, con arcate al pian terreno e finestre con archi e bozze nei piani superiori. Lo stile era comunque, in generale, ispirato al modello tradizionale di palazzo pubblico medievale.

L’edificio fu distrutto durante la Seconda Guerra mondiale, insieme a parte delle mura, per mano dei Tedeschi ma anche degli abitanti di Monticiano, che ne abbatterono con i picconi gli ultimi residui e utilizzarono le pietre per costruire l’attuale via Roma.

Bibliografia:

Ascheri M., Borracelli M. (a cura di), Monticiano e il suo territorio, Siena, Cantagalli, 1997, pp. 15, 96, 109n

Cairola A., I segreti della provincia di Siena, Bologna, Cappelli, 1972, p. 190

Ciompi A., Monticiano e il suo beato, Monticiano, Parrocchia dei Santi Giusto e Clemente, 2002, pp. 54-55

Rodolico N., I palazzi del popolo nei comuni toscani del Medio Evo, Milano, Electa, 1962, p. 162

Rondini A., Siena e la sua provincia. Guida annuario 1931, Siena, 1931, p. 652

Autore scheda: Giulia Vivi

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